"LE PERGAMENE DI CASPERIA"

INDICE

Pergamene, 950-1239
Pergamene, 1250-1290
Pergamene, 1293-1304
Pergamene, 1305-1311
Pergamene, 1312-1318
Pergamene, 1319-1333
Pergamene, 1334-1366
Pergamene, 1367-1373
Pergamene, 1374-1435
Pergamene, 1437-1639
Pergamene, 1651-1729


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Pergamene, [950]-1239

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1. [950], Aspra.
Alberico patrizio dei Romani, figlio di Everardo, lascia alla moglie Ugonissa, ai loro dieci figli ed alla Ecclesie Maiori Sabinensi i suoi beni siti nel comitato di Sabina, a Roma, a Ravenna, a Bologna, nel comitato di Faenza, nel comitato di Cunio ed in pertinenza di Imola.
Falso in forma di copia.
Perg. mm. 350x215. Collocazione: C, 1 (già 1)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, appendice I, pp.461-465.
[doc.1 - doc.2]

2. [1099, 1100] dic.
Simone, Benedetto e Tebaldo, figli del fu Fraanco, vendono, per 15 denari, a Benedetto detto Ruscii, figlio di Giovanni, alcuni beni posti in località Maccla in vocabolo Legarano.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 1.
[doc.1 - doc.2]

[1102] mag., territorio Sabinense.
Berardo, [...] e Bivianus, figli del fu Pietro, vendono, per quattro soldi d'argento, a Benedetto detto Ruscius, figlio del fu Giovanni, alcuni beni ed una petiola posti in località Maccle, nel vocabolo Legarano.
PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 2.
Perg. mm. 445x200. Collocazione: E, 1 (già 2)
[doc.1 - doc.2]

3. 1104 gen.
Berardo, figlio del fu Ranieri, vende per quattro soldi e due denari a Giovanni e Faidulfinus, figli di Pietro de Nicto, alcuni beni posti in territorio Sabinense, in località Arinianus sui monti de Asprisi.
Sul verso, di mano del sec. XIII-XIV: "Instrumenta emptionis a certis consortibus possidentibus locum huius extra castrum Aspre et etiam de iurisditione, quam habebant in ipso castri dicti consortes".
Perg. mm. 460x205. Collocazione: E, 2 (già 3)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 3.
[doc.1 - doc.2]

4. 1109 mag., territorio Sabinense.
Rainuccio del fu Ranieri, Berardo e Bivienu del fu Pietro, Pietro Afredonis e Guglielmo di Dodo, concedono libera licenza di edificare case sul monte Aspra a tutti coloro che risiedono nel castello e sullo stesso monte, a coloro che ivi hanno già costruito case, o ne vogliono costruire, e a circa cinquanta capifamiglia.
Copia autentica del sec. XIII.
Perg. mm. 600x310. Collocazione: M, 1 (già 4)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 4.
[doc.1 - doc.2]

5. [1100, 1115] gen. 2, territorio Sabinense.
Tebaldo del fu Bonufilius vende per 16 denari d'argento a Benedetto detto Rusciu alcuni beni posti in località Planillu ai piedi del monte de Mesu.
Sul verso, di mani diverse del sec. XIII: "Instrumenta venditionis"; "Non admissa".
Perg. mm. 255x180. Collocazione: A, 1 (già 5)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 5.
[doc.1 - doc.2]

6. 1163 nov., territorio Sabinense.
Berardo figlio del fu Berardo vende a Benedetto prete, a Pietro, Adamo e Giovanni figli del fu Godi i beni posti in località Maccle.
Nel verso vi è la firma di Durante Valentini.
Perg. mm. 280x195; inedita. Collocazione: C, 2 (già 9)

[doc.1 - doc.2]

7. 1169 lug.
Pietro figlio del fu Teuzone, vende per 20 soldi di denari pavesi a Giovanni e Pietro figli del defunto Guidone, a Guidone, Todino e Berardo figli del fu Raberto, a Massarello, Raberto, Giovanni, Milone, ed Accarino figli del defunto Berardo di Guidone, alcuni suoi beni posti nel castello Donduccio e nelle sue pertinenze.
Perg. mm. 280x165. Collocazione: A, 2 (già 10)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 6.
[doc.1 - doc.2]

8. 1170 ott.
Benedetto del fu Giovanni Pauperi vende per sette soldi e tre provisini a Crescenzio, Berardo, Benedetto, e Rainaldo, figli del fu Pietro di Enrico, alcuni beni siti in località Planum Tassiniani.
Perg. mm.185x115. Collocazione: A, 3 (già 11)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 7.
[doc.1 - doc.2]

9. 1172 ago.
Benedetto, Rainaldo e Giovanni, figli di Pietro de Bangiolo, vendono per trentasei soldi provisini a Montoni del fu Angelo alcuni loro beni posti in località Planum de Tassiniano.
Perg. mm. 270x155. Collocazione: A, 4 (già 12)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 8.
[doc.1 - doc.2]

10. 1178 set.
Giovanni e Pietro, figli del fu Berardo, vendono per cinque soldi di provisini, a Giovanni prete e ad Egidio, figli del fu Aspronis , la terra che possiedono in località Cese de Ariniano.
Sul verso, di mano del sec. XIII: "Instrumentum Petri Iohannis Egidii productum".
Perg. mm. 230x190. Collocazione: A, 5 (già 13)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 9.
[doc.1 - doc.2]

11. 1180 giu.
Antinus prete figlio del fu Guinizo insieme alla cognata Benedetta, moglie del fratello Giovanni, vende per venti soldi provisini a Benedetto, Berardo, Crescenzio e Rainaldo, figli del fu Pietro di Enrico, i beni posti in località Cesis Stephanie e quelli in pertinenza del castrum Dompnucii.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumentum filii Adammi G.".
Perg. mm. 350x165. Collocazione: D, 1 (già 14)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 10.
[doc.1 - doc.2]

12. 1183 gen. 28.
Giovanni Castagne vende, per quattro libbre e 12 soldi provisini, a Giovanni Pungente un pezzo di terra posto in località Vaccarili in pertinenza del castrum di Aspra.
Sul verso, di mano coeva: "Iohanni Pungente". Al lembo inferiore è cucita una piccola cedola membranecea contenente una dichiarazione giurata del venditore.
Perg. mm. 295x150. Collocazione: A, 6 (già 15)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 11.
[doc.1 - doc.2]

13. 1189 ago. 20.
Un gruppo di undici uomini, fra cui un prete ed un arciprete, si accordano di non vendere, pignorare, permutare o alienare il castrum di Aspra in tutta la sua estensione se non tra loro stessi i loro eredi o gli abitanti dello stesso territorio.
Perg. mm. 275x215. Collocazione: C, 3 (già 16)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 12.
[doc.1 - doc.2]

14. 1195 apr. 14.
Angelo prete e Doda, figli del fu Donadio, e Donadio del fu Giovanni di Donadio vendono a Giovanni Rosso, figlio del fu Benedetto, alcuni loro beni posti in località Valle de Musca, in pertinenza de Musca, e nel vocabolo Trigii, per 24 soldi e mezzo di provisini de flore.
Sul verso, di mani diverse del sec. XIII: "Instrumenta ab Angelo Constantie et Iohanne Rubei sunt missa"; "Non admissa".
Perg. mm. 280x160. Collocazione: A, 7 (già 20)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 13.
[doc.1 - doc.2]

15. 1196 feb. 21.
Pietro prete del fu Berardo Rainucii e Berardo e Todino, figli del defunto Giovanni di Berardo Rainucii, anche a nome delle sorelle Remisenda e Maria, vendono per 50 soldi provisini a Giovanni prete, figlio di Aspronio, e ad Aspronio e Giovanni, figli del fu Egidio, l'intera quinta parte di ciò che a loro compete e che possiedono dentro e fuori il castrum di Aspra, ad eccezione di due casarini in cui si trovano le loro abitazioni per i quali verrà stabilita una equa soluzione; i destinatari, inoltre, riscuoteranno la metà del datium s. Petri di Giovanni di Aspronio Adammi, cioè dodici provisini, qualora i venditori versino ogni anno l'intero datium.
Sul verso, di mani del sec. XIII: "Mense augusti die prima instrumentum Petri Iohannis Egidii productum"; "Vacat de pretio ulterius solvendi"; "Instrumenta Petri Iohannis Egidii quinque".
Perg. mm. 480x145. Collocazione: E, 3 (già 18)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 14.
[doc.1 - doc.2]

16. 1196 nov.
Imilia del fu Tebaldo Bibieni vende per dodici libbre di provisini del senato e trenta soldi di vecchi provisini de flore al fratello Conversano la sua parte dell'eredità paterna e materna.
Perg. mm 295x215. Collocazione: C, 4 (già 21)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 15.
[doc.1 - doc.2]

17. 1213 gen. 22.

Giovanni e Boninfante figli del fu Rainuccio de Benincasa vendono per tre soldi e mezzo di vecchi provisini a Giovanni Rainuccio prete e ai fratelli Silvestro e Pietro, figli di Rainuccio, la metà dei loro beni, che una volta erano appartenuti ad Egidio di Leonardo, posti in pertinenza di Aspra e del castrum Dompnutii.
Perg. mm. 275x175. Collocazione: C, 5 (già 22)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 16.
[doc.1 - doc.2]

18. 1213 ago. 24.
Pietro Fabalis vende per 32 soldi e mezzo di vecchi provisini a Rainaldo di Giovanni di Pietruccio la terra posta in vocabolo Valle Tassiniani in pertinenza del castrum di Aspra immettendo l'acquirente nel possesso per tramite di Giovanni Fabalis prete, suo procuratore.
Sul verso, di mano del sec. XIII: "Instrumentum Iohannis Benedicti Rainalli productum".
Perg. mm. 220x170. Collocazione: A, 8 (già 23)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 17.
[doc.1 - doc.2]

19. 1222 dic. 11.
Domeu figlio di Rinaldo di Giovanni Afredonis vende per tre libbre di provisini del senato ad Aspronio ed Egidio prete, figli del fu Giovanni Gaudii, i beni posti in Aspra e nelle sue appendici pervenutigli per eredità paterna e per successione del prete Oddo, immettendo gli acquirenti nel possesso per tramite di Giovanni giudice, suo procuratore.
Perg. mm. 210x235. Collocazione: C, 6 (già 24)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 18.
[doc.1 - doc.2]

20. 1223 ago. 17.
Pietro Babo, sindaco di Aspra, unitamente al castaldo e vicecomite di Sabina, Berardo di Giovanni Bucavitelli, e tre consiglieri di Aspra promette ai figli di Berarduccio ed a Pietro suo fratello nonché ai fratelli Giovanni di Rainerio, prete, e Silvestro e Pietro di proteggere a proprie spese, da Rufino e i suoi figli, tutte le tenute di Aquafrigida che i destinatari avevano donato al comune di Aspra; qualora questi ultimi partecipino alle spese che il comune affronterà per questa difesa, il sindaco s'impegna a restituire loro la metà delle tenute e, sempre con il loro contributo, ad apportare migliorie nelle tenute medesime.
Perg. mm 240x165. Collocazione: C, 7 (già 25)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 19.
[doc.1 - doc.2]

21. 1226 ott. 4.
Angelino di Gualtiero vende per otto soldi di provisini del senato a Sennebaldo Rosso del fu Crescenzio i beni che possiede in località Rotundum.
Perg. mm. 215x210. Collocazione: C, 8 (già 26)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 20.
[doc.1 - doc.2]

22. 1232 apr. 20.
Giovanni di Egidio vende per quattro libbre di provisini del senato meno cinque soldi a Pietro Davino, anche in persona del fratello Berardo prete, l'ottava parte del consorzio acquistata da Massarello di Bartolomeo Afforzaterra sita nel castrum di Aspra.
Perg. mm. 359x235. Collocazione: G, 1 (già 27)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 22.
[doc.1 - doc.2]

23. 1236 feb. 1.

Giovanni e Nicola figli del fu Pietro Sergie, a nome proprio e delle sorelle, vendono per 37 soldi e 6 denari di provisini del senato l'intera loro parte del possesso consortile di Aspra, consistente nella metà di un sedicesimo del territorio e un ottavo del castello.
Perg. mm. 245x210. Collocazione: C, 9 (già 30)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 23.
[doc.1 - doc.2]

24. 1239 apr. 5.
Donadio di Giovanni di Donadio del castrum di Montasola vende per sette soldi di provisini del senato a Pietro di Costanza due parti della terra che possiede in Valle de Musca.
Perg. mm. 210x120. Collocazione: A, 9 (già 28)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 24.
[doc.1 - doc.2]

25. 1239 ago. 18.
Berardo Tomei vende per undici soldi di provisini del senato a Pietro di Costanza due pezzi di terra che possiede in pertinenza de Legarano nei vocaboli Cesis e Campis.
Sul verso, di mano del sec. XIII: "Non admissa".
Perg. mm. 210x130. Collocazione: A, 10 (già 29)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 25.
[doc.1 - doc.2]


Pergamene, 1250-1290
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26. 1250 mag. 16, (Aspra).
Giovanni Abicionis, tramite il suo procuratore, Pietro de Milo prete, vende per dodici denari provisini del senato, alla comunità di Aspra, nella persona del sindaco Giovanni Tectonis, la sua parte di consorzio, sia all'interno che fuori del castrum comprendente casalinis, servizi, patronato delle chiese, molini, corsi d'acqua, ecc...; cede inoltre i servizi e i redditi di dieci uomini e dieci casalina.
Perg. mm. 245x310. Collocazione: G, 2 (già 31)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 26.
[doc.1 - doc.2]

27. 1250 ago. 14.
Maria, moglie di Pietro de Colle, vende per sette libbre di provisini del senato a Benectoni di Pietro Fabaliani tutte le sue terre consistenti in quattordici appezzamenti posti tra le chiese di s. Maria de Legarano e di s. Maria de Murellis.
Copia autentica del 27 ottobre 1257. Sul verso, di mani diverse del sec. XIII: "Instrumenta producta a Luca Petri sunt quatuor"; "Non admissa".
Perg. mm. 310x130. Collocazione: B, 1 (già 34)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 27.
[doc.1 - doc.2]

28. 1254 gen. 18, Laterano.
Innocenzo IV concede a tutti gli uomini liberi che hanno cominciato da poco ad abitare il monte del castrum di Aspra o che vi abiteranno in futuro i medesimi privilegi ed immunità di cui notoriamente godono gli uomini di detto castrum.
Da una nota dorsale apprendiamo che questo originale, il 18 agosto del 1930, venne consegnato all'allora podestà di Aspra dall'avv. Luigi Forani in occasione della compilazione dell'inventario presso il palazzo Maldura in Roma.
Perg. mm. 295x275. Collocazione: G, 3 (già 33)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 28.
[doc.1 - doc.2]

29. 1254 gen. 28, Laterano.
Innocenzo IV ordina ai vicari di Sabina che il popolo del castrum Aspre venga esentato non soltanto dal pagamento di esazioni straordinarie ma riammesso negli antichi benefici e sollevato da oneri e servizi straordinari.
Perg. mm. 155x185 Collocazione: A, 11 (già 32)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 29
[doc.1 - doc.2]

30. 1267 feb. 19.
Il giudice Pietro vende per venti soldi provisini del senato a Leonardo Odone un pezzo di terra posto nella Valle de Musca in pertinenza di Caprignano.
Perg. mm. 145x70. Collocazione: A, 12 (già 35)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 30.
[doc.1 - doc.2]

31. 1273 feb. 20, Aspra.
Berardo del fu Berardo di Odone di Aspra vende per nove libbre di provisini al comune di Aspra, in persona di Rainallo di Petrone, tutta la sua parte del consorzio di Aspra, Caprignano e castrum Dompnucii; riservandone soltanto una porzione equivalente a quella che spetta ad uno qualunque degli uomini di detti castra; si riserva inoltre la propria parte del consorzio di Aquafrigida ed una cesa in plagiis del castello di Aspra presso Furcella.
Sul verso, di mano coeva: "Instrumenta nova communis Aspre".
Perg. mm. 225x220. Collocazione: C, 10 (già 36)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 31.
[doc.1 - doc.2]

32. 1274 nov. 25, Aspra.
Il nobile Pietro di Teodino di Giovanni di ser Berardo di Aspra dona al comune ed all'università di Aspra, nelle persone dei consiglieri Ugolino di Berardo di Gottifredo, Berardo di Oddone, Luciano di Giovanni Milone e Pietro di Giacomo Berardini, tutta la sua proprietà posta all'interno e fuori del castrum di Aspra insieme al patronato delle chiese, agli onori ed alle dignità che gli competono al presente e gli competeranno in futuro; dona inoltre ogni altro privilegio dovesse competergli e promette di devolvere alla comunità stessa qualsiasi altro ufficio gli venisse attribuito nello stesso castrum.
Perg. mm. 745x170. Collocazione: E, 4 (già 37)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 32.
[doc.1 - doc.2]

33. 1279 dic. 8, Aspra.
Le università di Aspra e Caprignano, con il consenso unanime degli ufficiali dei due castra, stabiliscono che gli instrumenta riguardanti le terre e le cessioni di terre poste in pertinenza dei due comuni, o dovunque nell'ambito dei comuni stessi, non abbiano alcun valore per i loro possessori, ma soltanto per le rispettive comunità; stabiliscono inoltre che per quelle terre nessuno possa esigere un qualsiasi prezzo né vada ad esibire prove dimostranti di avere avute quelle terre in forza di qualche titolo datogli da un qualsiasi nobile dei due castra: unico contrario a questa decisione è Giovanni di Gerardo.
Perg. mm. 150x160. Collocazione: A, 13 (già 38)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 33.
[doc.1 - doc.2]

34. 1281 giu. 15, Aspra.
Nicola di Giovanni Donadei di Caprignano vende per 22 libbre e 50 soldi di provisini del senato ai comuni di Aspra e Caprignano, nelle persone dei rispettivi sindaci Leonardo di Giovanni e Berardo Talgacotii, tutti i suoi beni posti nei territori del comune di Caprignano ad eccezione della sua parte della tenuta di Aquafrigida.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 34.
[doc.1 - doc.2]


1281 giu. 19, Aspra.
Un gruppo di 11 Caprignanesi vendono per un totale di 28 libbre e quattro soldi di provisini ai comuni di Aspra e Caprignano, nelle persone dei rispettivi sindaci Leonardo di Giovanni e Berardo Talgacotii, tutti i loro beni siti nei territori del comune di Caprignano ad eccezione delle loro parti nella tenuta di Aquafrigida.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 38.
Perg. mm. 635x150. Collocazione: I, 1 (già 40)
[doc.1 - doc.2]

35. 1281 giu. 15, Aspra.
Gentile di Stefano di Caprignano vende per 25 libbre di provisini del senato ai comuni di Aspra e Caprignano, nelle persone dei rispettivi sindaci Leonardo di Giovanni e Berardo Talgacotii tutti i suoi beni posti nel territorio del comune di Caprignano, ad eccezione della sua parte della tenuta di Aquafrigida.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 35.
[doc.1 - doc.2]

1281 giu. 15, Aspra.
Pietro e Nicola del fu Antonio ed il loro nipote Francesco, figlio del fu Giovanni di Antonio, vendono per 20 libbre e quattro soldi di provisini del senato ai comuni di Aspra e di Caprignano, nelle persone dei rispettivi sindaci Leonardo di Giovanni e Berardo Talgacotii, tutti i loro beni posti nel territorio del comune di Caprignano ad eccezione della sua parte della tenuta di Aquafrigida.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 36.
Perg. mm. 850x130. Collocazione: Q, 1 (già 41)
[doc.1 - doc.2]

36. 1281 giu. 18, Aspra.
Lo scriniario Berardo di Pietro, Barnaba, Angelo di Romano, nipote di Barnaba, a suo nome e del fratello Pietruccio, Pietro Capitoni, Berardo Talgacotii, a suo nome e del fratello Normandus, Angelo di Giovanni Capitonis ed i suoi fratelli e Giovanni di Nicola vendono per un totale di 38 libbre di provisini, 204 soldi e 41 denari ai comuni di Aspra e Caprignano, nelle persone dei rispettivi sindaci Leonardo di Giovanni e Giovanni Talgacotii, tutti i loro beni posti in pertinenza dei castra di Caprignano e Domnutii.
Perg. mm. 460x145. Collocazione: E, 5 (già 42)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 37.
[doc.1 - doc.2]

37. [1281 set. 1 - 1282 ago. 31], Aspra.
Pietro Singnoricti, Francesco di Filippo, il notaio Paolo e Giovanni di Aspronio di Luciano, riuniti nella chiesa di s. Giovanni Battista nel castrum di Aspra, con il consenso di Francesco di Andrea, vicario in Aspra del podestà Nicola di Andrea, deliberano il divieto di costruire fuori o a ridosso delle mura del castrum di Aspra da poco erette.
La datazione è basata sull'indizione, la decima, e sul pontificato di Martino IV.
Perg. mm. 350x110. Collocazione: B, 2 (già 39)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 39.
[doc.1 - doc.2]

38. 1282 ago. 31, Aspra.
Francesco di Giovanni di Aspronio vende per trenta soldi provisini al comune di Aspra la sua parte delle sedici del consorzio di Aquafrigida che era appartenuta allo scriniario Roberto.
Copia autentica dell'imbreviatura redatta il 3 ago.1377.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 40.
[doc.1 - doc.2]

1282 set. 1, Aspra.
Nicolò di Giovanni di Matteo vende per 30 soldi provisini al comune di Aspra tutti i suoi beni e la sua parte della tenuta di Aquafrigida appartenuta a Roberto scriniario
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 41.
[doc.1 - doc.2]

1282 set. 27, Aspra.
Pietro di Antonio e Nicola di Antonio, il primo per due parti e il secondo per una parte, s'impegnano affinché gli eredi di Giovanni di Antonio osservino sempre il contratto di vendita al comune di Aspra dell'ottava parte del consorzio di Aquafrigida, che a loro era stata venduta da Nicolò di Giovanni di Matteo e che in precedenza era appartenuta a Roberto scriniario.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 42.
[doc.1 - doc.2]

1282 ott. 26, Aspra.
Paolo Angelerii vende per 20 soldi provisini al comune di Aspra la sua parte del consorzio di Acquafrigida che era la dodicesima parte della tenuta appartenuta a Roberto scriniario.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 43.
Perg. mm. 945x170. Collocazione: R, 1 (già 43)
[doc.1 - doc.2]

39. 1283 mar. 7.
Francesco di Giovanni di Aspronio, detto Coçalenle, vende per 10 libbre e cinque soldi di provisini del senato ad Angelo di Costanza la metà di cinque pezzi di terra posti in pertinenza di Aspra e Caprignano.
Perg. mm. 250x165. Collocazione: A, 14 (già 44)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 44.
[doc.1 - doc.2]

40. 1284 ott. 12, Caprignano.
Bartolomeo di Giovanni di Caprignano vende ai comuni di Aspra e Caprignano, nelle persone dei rispettivi sindaci Leonardo di Giovanni e Berardo Talgnacotii, tutti i suoi beni e le terre che possiede in pertinenza dei due comuni. Il prezzo di tale vendita è quello fissato nella perizia ordinata da Novello figlio di Ingrammus de Sassolis.
Perg. mm. 470x130. Collocazione: E, 6 (già 45)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 46.
[doc.1 - doc.2]

41. 1285 feb. 13, Roma.
Angelo di Gregorio ed Oddone Boccamazza, giustizieri ordinari in Sabina, e Pietro Mandecci, sindaco di Roma, rimettono a Francesco di Giacomo, sindaco e procuratore degli uomini e del comune di Aspra, ogni giudizio ed azione giudiziaria, intrapresi precedentemente dai senatori e dal comune di Roma, contro gli uomini e il comune di Aspra. Tale remissione segue il pagamento di trenta libbre di provisini del senato da parte del comune di Aspra al Senato ed alla camera del comune di Roma.
Perg. mm. 460x190. Collocazione: E, 7 (già 46)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 47.
[doc.1 - doc.2]

42. 1285 lug. 24, Caprignano.
Sedici uomini di Caprignano e molti altri massari ed uomini speciales, rappresentati dal sindaco di Caprignano, Cinzio di Oddone, cedono al comune di Aspra, iure divisionis rerum communium, nella persona del sindaco Leonardo di Pietro di Giovanni, i diritti spettanti a questo comune sulle proprietà comuni poste sui monti Asprensibus, Caprinianensibus atque Dopnutianis secondo i confini precedentemente stabiliti.
Perg. mm. 690x140. Collocazione: P, 1 (già 47)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 48.
[doc.1 - doc.2]

43. 1285 set. 14, Aspra.
Nicolò Abatis, Barthellocius di Berardo del domino Goctifredi, Biagio di Giovanni Tommei e Luciano di Giovanni di Milone, consiglieri del comune di Aspra, con il consenso del vicario Simone, della giunta di venti uomini e di molti altri uomini dello stesso comune, stabiliscono le norme per la divisione ed assegnazione in proprietà di alcune terre de consortiis et bonis communis.
Nella datazione viene usata l'indizione greca.
Perg. mm. 460x170. Collocazione: E, 8 (già 48)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 49.
[doc.1 - doc.2]

44. 1286 mar. 19, Aspra.
Donato prete, preposito della chiesa di s. Pietro in Nasciano, Bartolomeo, Giovanni e Berallus, figli del fu domino Stefano di Caprignano, a nome loro e dei loro nipoti Luca e Stefano, figli rispettivamente dei defunti Berardo e Tedemario, Pietruccio, figlio del fu Tedemario, e Pietro giudice, figlio del domino Teodino di Caprignano, donano ai comuni di Aspra e Caprignano due loro case poste all'interno del castrum di Caprignano.
Perg. mm. 650x160. Collocazione: P, 2 (già 49)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 50.
[doc.1 - doc.2]

45. 1287 mar. 2, Aspra.
Vitale di Filippo vende per 10 soldi di provisini del senato a Luca di Pietro Tomei una porzione di terra delle ventidue che possiede in una cesa posta in cima al Monte Piano vicino alle terre comunali ed a quelle di s. Maria de Morellis.
Perg. mm. 220x105. Collocazione: A, 15 (già 50)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 51.-
[doc.1 - doc.2]

46. 1287 giu. 8, Aspra.
Il magister Martino, Domenico e Francesco di Pietro di Giovanni di Oddone e Iannucius di Domenico di Nicola vendono per 40 soldi di provisini a Luca di Pietro Tomei quattro parti di terra che possiedono in una cesa posta in cima al Monte Piano in pertinenza del castrum di Aspra.
Perg. mm. 320x140. Collocazione: B, 3 (già 51)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 52.
[doc.1 - doc.2]

47. 1287 nov. 2, Aspra.
Giovanni Recuberi vende per 27 soldi di provisini del senato a Luca di Pietro Thommi la sua parte di terra che possiede in località Quartum del Monte Mosca.
Perg. mm. 300x120. Collocazione: B, 4 (già 52)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 53.
[doc.1 - doc.2]

48. 1288 apr. 25, Aspra.
Nicolò di Berardo e Francesco del fu Giovanni di Berardo di Teodino vendono per 50 soldi di provisini a Luca di Pietro Thomei tutta la loro parte della terra che possiedono in località Quartum del Monte Mosca.
Perg. mm. 250x165. Collocazione: A, 16 (già 53)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 54.
[doc.1 - doc.2]

49. 1288 mag. 15, Legarano.
Donadio di Berardo di Donadio di Montasola vende per 50 soldi di provisini del senato a Pietro di Leonardo di Oddone di Caprignano, abitante della villa de Legarano, ed al fratello Oddone tre appezzamenti di terra posti in pertinenza del castrum di Aspra nel vocabolo Osspitale de monte Mussce.
Sul verso, di mani diverse del sec. XIV: "Instrumentum utile ad finem litis inter Aspram et Montem Asulam"; "Sanctus Vitalis".
Perg. mm. 295x105. Collocazione: B, 5 (già 54)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 55.
[doc.1 - doc.2]

50. 1290 feb. 12, Aspra.
Leonardo di Giovanni vende a Luca di Pietro di Tommaso tutta la sua parte di terra posta in un quarto del Monte Mosca, in Capudecia di Pietro di Girardo e in Capudecia Barthelloçii.
Perg. mm. 200x105. Collocazione: A, 17 (già 55)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 56.
[doc.1 - doc.2]

51. 1290 mag. 21, Aspra.
Pietro di Giovanni di Odone di Aspra vende per otto soldi di provisini del senato a Luca Tomei le sue due parti di terra che possiede in pertinenza di Aspra nel vocabolo Monte Mosca.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Luce Tomei"
Perg. mm. 220x85. Collocazione: A, 18 (già 57)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 57.
[doc.1 - doc.2]

52. 1290 mag.27, Roma.
I senatori Niccolò Conti e Luca Savelli condannano un gruppo di abitanti del comune di Aspra alla confisca dei loro beni per aver partecipato ad un assalto ed aver procurato la morte di alcuni uomini.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 58.
[doc.1 - doc.2]

1290 giu. 22.
Il senatore Giovanni Colonna, tramite l'inviato del senato, Lorenzo di ser Rainerii, procede alla confisca dei beni di alcuni uomini di Aspra condannati in precedenza come omicidi.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 60.
Perg. mm. 520x295, deteriorata. Collocazione: N, 10 (già 318)
[doc.1 - doc.2]

53. 1290 giu. 4, Aspra.
Andrea figlio del fu Francesco di Giovanni di Berardino di Aspra ed il fratello Leonardo vendono per 16 soldi di provisini del senato a Luca di Pietro Thomei di Aspra tutta la loro parte nel vocabolo Monte Mosca.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumenta utilia pro monte Musche".
Perg. mm. 330x145. Collocazione: B, 6 (già 56)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 59.
[doc.1 - doc.2]


Pergamene, 1293-1304
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54. 1293 giu. 14, Montasola.
Citadanus di Pietro viene nominato sindaco procuratore e nunzio speciale di Montasola per ricevere dagli uomini di Aspra, Caprignano e Legarano la somma di cinque soldi per denarios provisinos come datu et censu Sancti Petri in forza della sentenza emessa dallo stesso comune di Montasola.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumentum sindicatus Montis Asule".
Perg. mm. 425x115. Collocazione: D, 2 (già 58)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 61.
[doc.1 - doc.2]

55. 1293 ago. 4, Aspra.
Filippo Capotii, quale amministratore dei suoi figli, Giacomo, Giovanni e Maricula per una metà, e Maria di Romano per l'altra metà, vendono per 29 soldi di provisini a Luca di Pietro chierico tutta la loro parte di una terra posta in un quarto del Monte Mosca, che una volta era appartenuta a Pietro di Giacomo di Berardino.
Perg. mm. 290x125. Collocazione: B, 7 (già 59)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 62.
[doc.1 - doc.2]

56. 1294 mag. 22, Roma.
Pietro di Stefano Raineri e Oddone di Sant' Eustachio, senatori di Roma, riaffidano sei abitanti di Aspra dalla condanna a morte e della confisca dei loro beni, inflitta loro dal senatore Giovanni Colonna per l'omicidio di Giovannuccio Meliorecti di Cantalupo, commesso in occasione di un'incursione armata fatta dal comune di Aspra in territorio del castrum di Cantalupo.
Perg. mm.152x290. Collocazione: B, 8 (già 60)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 63.
[doc.1 - doc.2]

57. 1294 ott. 4, Cantalupo.
Teobaldo del fu Mattia di Sant'Eustachio a nome suo, del fratello Giovanni, degli altri fratelli e dei restanti eredi paterni rilascia al comune di Aspra, nella persona del notaio Giovanni di Corrado, una refutatio generale per 300 libbre di provisini del senato per una pacificazione tra i Sant'Eustachio ed il comune di Aspra.
Perg. mm. 510x160. Collocazione: H, 1 (già 61)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 64.
[doc.1 - doc.2]

58. [1294 dic. - 1303 ott. 11], Caprignano.
Maria vende per 25 libbre di provisini del Senato un pezzo di terra sito nel vocabolo Pantano.
Perg. mm. 255x130; deteriorata. Collocazione: A, 30 (già 274)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 84.
[doc.1 - doc.2]

59. 1295 mar. 5, Montasola.
Giovanni di Berardo Donadei vende per nove libbre di provisini a Claudio di Bartolomeo di Oddone di Caprignano due pezzi di terra posti nei pressi del Monte de Musca, cioè nelle coste dell'Hospitalis e nella Valle de Cargnialis.
Sul verso di mano del sec. XIV : "Sanctus Vitalis".
Perg. mm. 220x160. Collocazione: A, 19 (già 62)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 65.
[doc.1 - doc.2]

60. 1295 dic. 30, Aspra.
Pernabas di Pietro di Giovanni Boni vende per cinque soldi di provisini del senato a Luca di Pietro Tomei tutta la sua parte di terra soda ed insoda posta nel quarto del Monte de Musca.
Perg. mm. 410x105. Collocazione: D, 3 (già 63)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 67.
[doc.1 - doc.2]

61. 1297 mag. 18, Vescovìo.

Pietro di Berardo Carbii di Tarano rilascia a Luca di Pietro Tommae di Aspra una refutatio ed una quietanza perpetua per la somma di 10 libbre di provisini.
Perg. mm. 245x136. Collocazione: A, 20 (già 66)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 68.
[doc.1 - doc.2]

62. 1298 gen. 28, Roma.
Bonifacio VIII consente benevolmente alla richiesta del cardinale Giovanni Boccamazza, vescovo di Tuscolo, di poter acquistare o permutare, con i suoi beni posti nel castrum di Colle Fiore nella diocesi di Narni, i beni che il giudice Pietro ed altri uomini possiedono nel castrum di Caprignano, fatti salvi tutti i diritti della Chiesa di Roma sul castello medesimo.
Sul verso, di mano coeva: "I. de Ver(ona) not(arius) domini Tusculani"; di mano coeva ma diversa dalla prima: "Gr(ati)a f(a)c(t)a domino Tusculano de f(a)c(t)o Capriniani Sabinensis diocesis".
Perg. mm. 355x500. Collocazione: M, 2 (già 64)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 69.
[doc.1 - doc.2]

63. 1298 mag. 22, Caprignano.
Nicolò di Giovanni Donadei di Caprignano, con il consenso del vicario generale del comitato di Sabina, Nicolò de Pisis, dei consiglieri e di tutti gli officiali del comune medesimo, viene eletto sindaco affinché, vice et nomine dicti communis et universitatis, riceva in dono tutti i beni mobili ed immobili, i diritti, le actiones comuni e speciali che ciascun abitante del castrum vorrà dare, donare, vendere, o comunque alienare. Tali donazioni vengono affidate alla sua completa volontà e perizia giuridica.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 70.
[doc.1 - doc.2]

1298 mag. 22, Caprignano.
Cinquantotto abitanti di Caprignano, con il consenso del vicario generale del comitato di Sabina, Nicolò de Pisis, dei consiglieri e degli officiali del comune, all'unanimità e di loro spontanea volontà, fatti salvi tutti i diritti della S. Sede, donano, cedono e concedono in perpetuo a Nicolò di Giovanni Donadei sindaco di Caprignano, recipienti vice et nomine populi et universitatis et hominum castri Capriniani, tutte le loro case, griptas, casarena, parietem et filarium poste sul monte stesso.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 71.
Perg. mm. 485x230. Collocazione: F, 1 (già 65)
[doc.1 - doc.2]

64. 1298 mag. 26, Tarano.
Il giudice Pietro da Caprignano, ora habitator di Tarano, vende per 2.000 libbre di provisini al cardinale Giovanni Boccamazza, vescovo di Tuscolo, le case e i casarena che possiede nel castrum di Caprignano e circa 30 pezzi di terra posti in pertinenza del medesimo castello ed altre terre site nel territorio del comune di Torri e verso i confini della diocesi di Rieti.
Sul verso, di mani diverse del sec. XIV: "Per predictum pretium de bonis Capriniani".
Perg. mm. 585x440. Collocazione: M, 3 (già 67)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 72.
[doc.1 - doc.2]

65. 1299 dic. 4, Roma.
Stefano prete, rettore della chiesa di s. Egidio in Caprignano, vende per 11 libbre di provisini a Niccolò di Oddone Boccamazza un pezzo di terra posta in pertinenza del castrum di Caprignano.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Venditionis titulo olim presbiteri Stephani".
Perg. mm. 380x190. Collocazione: D, 4 (già 68)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 73.
[doc.1 - doc.2]

66. [post 1281 giu. 19], Aspra.
Parnabeus di Pietro di Giovanni di Egidio intende provare che il comune di Aspra ricevette dal suo defunto genitore cinque pezzi di terra posti in Cesis Arignanis che erano appartenuti a quest'ultimo e che adesso spettavano a lui ex successione.
Perg. mm. 287x100. Collocazione: A, 60 (già 317)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 74.
[doc.1 - doc.2]

67. 1300 mag. 15, Montefiolo.
Valentino, Pietruccio e Giovannuccio figli del fu Angelo di Corrado, impegnandosi anche per il loro fratello Ciccus, vendono per 20 soldi di provisini del Senato a Giovanni di Luca tutta la loro parte di terra sita nel quarto del Monte Mosca.
Perg. mm. 250x110. Collocazione: A, 21 (già 69)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 75.
[doc.1 - doc.2]

68. 1301 mag. 23.
Ancellectus del domino Pancrazio di Tarano vende per 10 libbre di provisini a Nicola del giudice Pietro, in rappresentanza della moglie Maria, quattro pezzi di terra posti in pertinenza di Caprignano, Torri e Colle s. Savino, Ancellectus rilascia poi al medesimo Nicola una refutatio generale.
Copia autentica eseguita l'8 marzo 1320. Sul verso, di mano del sec. XIV "Instrumentum emptionis quarundam possessionum non utile".
Perg. mm. 540x150. Collocazione: H, 2 (già 70)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 76.
[doc.1 - doc.2]

69. 1302 gen. 21, Aspra.
Circa 100 uomini di Aspra, a loro nome e dei propri eredi e successori, promettono con giuramento al comune di Aspra, nella persona del sindaco, Luca di Pietro Tomei, di non vendere, donare, permutare, alienare, distrarre i loro beni, sia presenti che futuri, in toto o in parte, posti in pertinenza di Aspra, Caprignano e Montefiolo, ad un qualsiasi potente romano o a qualcuno a questo sottomesso che non sia della giurisdizione e del distretto della curia di Sabina.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 77.
[doc.1 - doc.2]

[1302 gen. 22-24], Aspra.
Circa 87 uomini di Aspra, a loro nome e dei propri eredi e successori, promettono al comune di Aspra, nella persona del sindaco, Luca di Pietro Tomei, di non vendere e alienare i propri beni secondo quanto promesso precedentemente da altri uomini con il vincolo del giuramento.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 78.
[doc.1 - doc.2]

[1302 gen.] 25, Aspra.
Circa 34 uomini di Aspra, a loro nome e dei propri eredi e successori, promettono al comune di Aspra, nella persona del sindaco, Luca di Pietro Tomei, di non vendere e alienare i propri beni secondo quanto promesso precedentemente da altri uomini con il vincolo del giuramento.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 79.
[doc.1 - doc.2]

[1302 gen. 30], Aspra.
Tre uomini di Aspra, a nome loro e dei propri eredi e successori, promettono al comune di Aspra, nella persona del sindaco, Luca di Pietro Tomei, di non vendere e alienare i propri beni secondo quanto, in precedenza, hanno promesso altri uomini di Aspra sotto il vincolo del giuramento.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 80.
[doc.1 - doc.2]

1302 feb. 16, Aspra.
Tre uomini di Aspra, a loro nome e dei propri eredi e successori, promettono al comune di Aspra, nella persona del sindaco, Luca di Pietro Tomei, di non vendere e alienare i propri beni secondo quanto promesso da altri uomini con il vincolo del giuramento.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 82.
Sul verso, oltre a scritte quasi illegibili per lo sbiadimento dell'inchiostro, abbiamo la dicitura: "d. Domini Io: Pauli 1527".
Perg. mm. 560x315. Collocazione: N, 11 (già 319)
[doc.1 - doc.2]

70. 1302 feb. 9, Montefiolo.

Giuliano e Giovanni, figli del fu Angelo di Pietro di Gregorio di Montefiolo vendono per 13 libbre di provisini a Leonardo prete un pezzo di terra posto in pertinenza del suddetto castrum nel vocabolo Campo Udinus.
Perg. mm. 300x160. Collocazione: B, 9 (già 71)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 81.
[doc.1 - doc.2]

71. 1303 set. 3, Vescovìo.
Angnelerius di Giovanni di Nicolò, Nicolò Iandutie e Pietro di Conversano di Montasola vendono per tre libbre di provisini del senato a Giovanni di Nicolò Rubei di Aspra un pezzo di terra posto in pertinenza di Aspra e Caprignano nella Valle de Musca.
Sul verso, di mani diverse del sec. XIV: "Coletta Fidelis"; "Instrumentum venditionis territorii castri Aspre et Capriniani".
Perg. mm. 180-150. Collocazione: A, 22 (già 73)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 83.
[doc.1 - doc.2]

72. 1303 ott. 13, Caprignano.
Andrea di Giovanni di Andrea di Caprignano viene nominato procuratore e nunzio speciale del comune e dell'università degli uomini di Caprignano per la vendita al comune di Aspra, per 500 libbre di provisini, del monte e la cortina di Caprignano con tutte le case, i casarena, gli alberi fruttiferi ed infruttiferi, il monte Schiosum, tre pezzi di terra e quattro piedi di castagneto, fatti salvi tutti i diritti della S. Sede e del cardinale Giovanni Boccamazza.
Perg. mm. 530-135. Collocazione: H, 3 (già 72)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 85.
[doc.1 - doc.2]

73. 1303 ott. 17, Aspra.
Andrea di Giovanni di Andrea di Pietro Donadei, sindaco e procuratore del castrum di Caprignano, vende, per 500 libbre di provisini del senato, al comune ed all'università di Aspra, nella persona del sindaco, Giacomo di Leonardo, il monte e la cortina del castrum di Caprignano con tutte le case, edifici, mura, tetti, casarena, ed alberi fruttiferi e non fruttiferi esistenti su detto monte, salvi restando i diritti della S. Sede e quelli del cardinale Giovanni Boccamazza.
Perg. mm. 420x155. Collocazione: E, 9 (già 74)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 86.
[doc.1 - doc.2]

74. 1304 lug. 31, Aspra.
Nicolò e Giovannuccio figli del fu Giovanni di Berardo di Nicolò olim di Caprignano promettono al camerario del comune di Aspra, sotto la pena di 25 libbre di provisini, di eseguire i mandati del comune: per 5 anni non si allontaneranno dal comune e non vi rimuoveranno la loro residenza per andare ad abitare presso il castrum Montis filiorum Ugonis, o presso il castrum di Caprignano, o presso un qualsiasi altro luogo più vicino di due miglia.
Perg. mm. 330x205. Collocazione: C, 11 (già 75)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 87.
[doc.1 - doc.2]

75. 1304 ago. 4, Aspra.
Pietro di Giovanni Berçi, Giovanni Baxilis, Giovanni di Benedetto di Guidone, Valentino di Angelo di Corrado e Leonardo di Paolo de castro Montis filiorum Ugonis promettono al camerario del comune di Aspra, sotto la pena di 25 libbre di provisini, di eseguire i mandati del comune: per 5 anni non si allontaneranno dal comune e non vi rimuoveranno la loro residenza per andare ad abitare presso il castrum Montis filiorum Ugonis, o presso il castrum di Caprignano, o presso un qualsiasi altro luogo più vicino di due miglia.
Perg. mm. 430x205. Collocazione: E, 10 (già 76)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 88.
[doc.1 - doc.2]

76. 1304 ago. 31, Aspra.
Andreuccio di Giovanni Somai olim di Caprignano, con la fideiussione di Deodato di Nicola di Pietro di Aspra, promette al camerario del comune di Aspra, sotto la pena di 25 libbre di provisini, di eseguire i mandati del comune: per 5 anni non si allontanerà dal comune e non vi rimuoverà la sua residenza per andare ad abitare presso il castrum Montis filiorum Ugonis, o presso il castrum di Caprignano, o presso un qualsiasi altro luogo più vicino di due miglia.
Perg. mm. 470x185. Collocazione: E, 11 (già 77)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 89.
[doc.1 - doc.2]

77. 1304 ott. 6, Perugia.
Giovanni Spoletano, camerario della S. Sede, affida al rettore del comitato di Sabina, Giovanni vescovo di Rieti, l'incarico di rendere pubblica nelle chiese di Aspra e di altri luoghi, nelle domeniche e nei giorni festivi, la scomunica da lui inflitta a ventuno uomini di Aspra colpevoli di aver arrecato danni ingiurie e violenze alle case ed ai beni del cardinale Giovanni Boccamazza nel castrum di Caprignano.
Sul verso due diciture del sec. XIV, di mani diverse: "Commissio excommunicationis fiende ad pet(itionem) domini Nicolai de Bocchamatiis"; "Notificatus [...]".
Perg. mm. 190x410. Collocazione: E, 12 (già 78)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 90.
[doc.1 - doc.2]

78. 1304 dic. 13, Aspra.
Giacomo di Nicolò Grappalli di Gavignano, vicario in Aspra del podestà Riccardo di Pietro Iaquinti, propone al popolo ed all'università del comune di Aspra che si deliberi contro coloro che hanno attentato, o attenteranno, alla tranquillità del comune. Propone inoltre che si deliberi anche contro coloro che potrebbero opporsi ai mandata del podestà o dei suoi vicari, agli officiales del comune, o cospirare contro il podestà o il suo vicario. Nicolò Habatis parla in favore delle richieste del vicario del podestà in quanto queste non contrastano con gli statuta e gli ordinamenti del comune.
Perg. mm. 450x185. Collocazione: E, 13 (già 79)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 91.
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Pergamene, 1305-1311
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79. 1305 gen. 14, Roccantica.
Nicolò Abatis, sindaco di Aspra e procuratore di circa 40 uomini di Aspra, e Pietruccio di Ponzio di Roccantica, procuratore di 16 uomini di Roccantica, affidano al nobile romano Riccardo di Pietro Iaquinti l'arbitrato ed il compromesso per il possesso di alcune terre, poste ai confini fra i due comuni, vendute dagli uomini di Aspra a quelli di Roccantica.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumentum arbitrati per commune Aspre dati nobili viro Riccardo Petri Iaquinti".
Perg. mm. 870x215. Collocazione: Q, 2 (già 80)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 92.
[doc.1 - doc.2]

80. 1305 feb. 15, Roma.
Riccardo di Pietro Iaquinti, in qualità di arbitro, annulla le precedenti vendite di terre effettuate da alcuni uomini di Aspra ad altri di Roccantica. Inoltre stabilisce che gli utili delle terre e dei possedimenti in questione vadano al comune di Aspra il quale, entro tre anni, restituirà integralmente il prezzo pagato dagli uomini di Roccantica per l'acquisto annullato.
Perg. mm. 765x145. Collocazione: P, 3 (già 81)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 93.
[doc.1 - doc.2]

81. 1305 apr. 22.
Niccolò di Oddone Boccamazza, a nome dello zio, card. Giovanni Boccamazza, conclude con Riccardo di Pietro Iaquinti un accordo con il quale s'impegna a non perseguire le comunità di Aspra e Montopoli per i loro eccessi contro il castrum di Caprignano.
Copia autentica del 1 giugno 1305.
Perg. mm. 610x235. Collocazione: L, 1 (già 82)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 95.
[doc.1 - doc.2]

82. 1306 nov. 21, Torri.
Riccardo di Pietro Iaquinti, podestà del comune di Aspra, cita in giudizio il comune di Aspra e 43 uomini dello stesso comune accusati di aver espulso con la forza dal castrum di Aspra il suo vicario, Giovanni di Giacomo, e di aver turbato con assalti e combattimenti la tranquillità e la pace del comune.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 96.
[doc.1 - doc.2]

1306 nov. 22, Torri.
Riccardo di Pietro Iaquinti, podestà di Aspra, constatata la contumacia dei citati in giudizio, cioè il comune di Aspra e 43 suoi uomini, condanna il primo al pagamento di 1000 marche d'argento ed i singoli uomini a quello di 200 fiorini d'oro ciascuno.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 97.
Collocazione: Q, 4 (già 91)
[doc.1 - doc.2]

83. 1306 nov. 21-22.

Copia autentica della pergamena 91 eseguita il 7 giugno1313.
Perg. mm. 820x200. Collocazione: Q, 3 (già 83)
[doc.1 - doc.2]

84. 1306 e 1308.
Copia autentica delle pergamene 91 e 98 eseguita il 7 giugno 1313.
Perg. mm. 740x175. Collocazione: Q, 3 (già 84)
[doc.1 - doc.2]

85. 1307 apr. 8, Narni.
Iacobutius Iannis Çite e Cellus Iannis Meroni vengono eletti sindaci del comune di Narni, allo scopo di ricevere le offerte del comune di Aspra affinché il comune di Narni s'impegni ad accettare l'electionem potestarie, la difesa e la protezione del comune di Aspra.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Pacta et convenctiones inita cum commune Narnie".
Perg. mm 675x210. Collocazione: P, 4 (già 92)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 98.
[doc.1 - doc.2]

86. 1307 apr. 12, Narni.
Berardo Isabene e Iacobutius Iannis Cite, rispettivamente sindaci e procuratori di Aspra e Narni, giurano fedeltà all'accordo secondo il quale il comune di Narni s'impegna a fornire protezione e difesa al comune di Aspra ed a fare l' electionem potestarie del comune medesimo.
Il margine destro presenta numerose rosicchiature; si vedono anche alcune macchie di umidità.
Perg. mm. 675x280. Collocazione: L, 2 (già 93)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 99.
[doc.1 - doc.2]

87. 1307 dic. 11-15,Torri.
Pietro da Rieti, vicario generale del comitato di Sabina, su denuncia di Tebaldo e Cicchus, figli di Angelo di Tebaldo di Tarano, cita in giudizio e processa il vicario, il consiglio ed il comune di Aspra sotto accusa di essersi appropriati indebitamente di 110 congia di olio e dei relativi 160 orci contenitori che erano stati loro affidati dai due fratelli. Il giudice, constatata la contumacia degli accusati, investe gli accusatori dei beni immobili del comune di Aspra, cioè due pezzi di terra seminati a grano e spelta.
Copia autentica eseguita il 25 settembre 1308. La pergamena è cucita alla n. 95.
Perg. mm. 770x180. Collocazione: P, 5 (già 94)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 100.
[doc.1 - doc.2]

88. 1307 dic. 11-15,Torri.
La pergamena, cucita alla precedente, contiene la parte finale del relativo documento.
Perg. mm. 360x145. Collocazione: P, 5 (già 95)
[doc.1 - doc.2]

89. 1307 dic. 22, Aspra.
Giacomo di Giovanni viene nominato sindaco e procuratore del comune di Aspra affinchè davanti al vicario generale del comitato di Sabina, Pietro da Rieti, presenti un appello ed alcune pregiudiziali avverse alla sentenza emessa il 15 dicembre dallo stesso vicario contro il comune di Aspra in favore di Tebaldo e Cecco di Angelo di Tebaldo di Tarano.
Copia semplice. Sul verso di mano del sec. XIV: "Instrumenta sindicatus et procuratorii".
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 101.
[doc.1 - doc.2]

1307 dic. 22, Aspra.
Giacomo di Giovanni, sindaco del comune di Aspra, davanti a Filippo arciprete della chiesa di s. Maria de Legarano, ad Angelo Pernabei, canonico della stessa chiesa, ed a Leonardo canonico della chiesa di s. Giovanni Battista in Aspra, presenta appello avverso alla sentenza emessa da Pietro da Rieti, sedicente vicario generale del comitato di Sabina, contro il comune di Aspra e in favore di Cecco di Angelo di Tebaldo da Tarano.
Copia semplice.
A..PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 102.
Perg. mm. 745x115. Collocazione: P, 6 (già 96)
[doc.1 - doc.2]

90. 1308 gen. 2, Selci.
Riccardo di Pietro Iaquinti, in qualità di podestà e rettore del comune di Aspra, inquisisce e cita in giudizio 13 uomini di Aspra con l'accusa di aver assalito e malmenato Giacomo da Narni, suo vicario in Aspra, nell'aprile dell'anno precedente, nella chiesa di s. Giovanni Battista e nella piazza antistante.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 103.
[doc.1 - doc.2]

1308 gen. 4, Selci.
Riccardo di Pietro Iaquinti, constatata la contumacia dei 13 accusati, condanna Francesco di Filippo e ciascun contumace al pagamento alla sua curia di 300 fiorini d'oro il primo e di 200 fiorini d'oro ciascuno degli altri contumaci.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 105.
Sul verso, di mani diverse del sec. XIV: "Debet habere notarius V solidos"; "Instrumentum inquisitionis et condemnationis contra prefatos homines de Aspra de CC florenis auri pro quolibet solvendis nobili viro Riccardo Petri Iaquinti".
Perg. mm. 785x260. Collocazione: P, 8 (già 98)
[doc.1 - doc.2]

91. 1307 dic. 26 - 1308 gen. 3, Torri.
Pietro da Rieti, vicario generale del comitato di Sabina, constatato che il comune di Aspra nonostante la sua diffida non ha desistito dal proposito di distruggere il castrum di Caprignano, inquisisce, bandisce e diffida il vicario, il consiglio ed il comune di Aspra al pagamento di 1.000 marche d'argento alla curia del comitato di Sabina.
Copia autentica eseguita il 14 agosto 1308. Sul verso, di mano del sec. XIV: "Iohannes de Spello rogat[...]".
Perg. mm. 745x205. Collocazione: P, 7 (già 97)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 104.
[doc.1 - doc.2]

92. 1308 gen.11, Torri.
Riccardo di Pietro Iaquinti, come podestà e rettore del comune di Aspra, inquisisce e cita in giudizio 98 uomini del medesimo comune sotto l'accusa di aver assalito e malmenato Giacomo da Narni, suo vicario in Aspra, nell'aprile dell'anno precedente nella chiesa di s. Giovanni Battista e nella piazza antistante.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 106.
[doc.1 - doc.2]

1308 gen. 13, Torri.
Riccardo di Pietro Iaquinti, constatata la contumacia degli accusati convocati in giudizio, condanna i 98 uomini di Aspra al pagamento alla sua curia di 200 fiorini d'oro per ciascuno.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 108.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumentum inquisitionis et sententie late contra predictos de Aspra de CC florenis auri pro quolibet persolvendis nobili viro Riccardo Petri Iaquinti".
Perg. mm. 850x275. Collocazione: R, 2 (già 101)
[doc.1 - doc.2]

93. 1308 gen. 8-12, Torri.
Riccardo di Pietro Iaquinti chiede al vicario generale del comitato di Sabina, Pietro da Rieti, di confermare le sentenze da lui emesse come podestà di Aspra contro il comune e 43 uomini dello stesso comune nel novembre 1306 e contro 13 uomini nel gennaio dell'anno in corso. Il giudice, fatte le dovute convocazioni in giudizio e constatata la contumacia degli accusati, conferma le sentenze emesse dal nobile Riccardo, lo investe dei beni mobili ed immobili degli accusati e ordina la sua reintegrazione nel dominium della podesteria del comune di Aspra.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumentum confirmationis sententiarum et condedationum et tenute contra commune et homines de Aspra facte per curiam Sabinensem".
Perg. mm. 715x415. Collocazione: M, 4 (già 99)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 107.
[doc.1 - doc.2]

94. 1308 gen. 8-12.
Copia autentica della pergamena 99 eseguita il 7 giugno1313.
Perg. mm. 780x190. Collocazione: Q, 3 (già 86)
[doc.1 - doc.2]

95. 1308 gen. 8-12.
Copia autentica della pergamena 99 eseguita il 7 giugno 1313.
Perg. mm. 775x120. Collocazione: Q, 3 (già 87)
[doc.1 - doc.2]

96. 1308 gen. 2, 8-12.
Copia autentica delle pergamene 98 e 99 eseguita il 7 giugno 1313.
Perg. mm. 710x185. Collocazione: Q, 3 (già 85)
[doc.1 - doc.2]

97. 1308 gen. 10-15, Torri.
Niccolò di Oddone Boccamazza denuncia al vicario generale del comitato di Sabina, Pietro da Rieti, il comune l'università e gli uomini di Aspra per aver assalito nel precedente mese di dicembre il castrum di Caprignano. Il vicario, citati gli accusati e constatata la loro contumacia, bandisce e diffida il comune e l'università di Aspra al pagamento di 200 marche d'argento alla curia di Sabina e di 1.100 marche d'argento al nobile Niccolò quale risarcimento dei danni arrecatigli.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Acta curie Sabin(ensis) contra commune castri Aspre".
Perg. mm. 620x250. Collocazione: L, 3 (già 100)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 109.
[doc.1 - doc.2]

98. 1308 gen. 13-15, Torri.
Pietro da Rieti, vicario generale del comitato di Sabina, preso atto della richiesta presentata da Riccardo di Pietro Iaquinti per ottenere la conferma della sentenza emessa da lui medesimo contro 98 uomini di Aspra, convoca in giudizio gli accusati e constatata la loro contumacia conferma la sentenza emessa dal nobile Riccardo e lo investe di tutti i loro beni mobili ed immobili.
Perg. mm. 540x485. Collocazione: O, 1 (già 102)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 110.
[doc.1 - doc.2]

99. 1308 gen. 27, Roma.
Riccardo di Tebaldo degli Annibaldi e Giovanni Colonna signore di Genazzano, senatori di Roma, diffidano il comune, il sindaco e gli uomini di Aspra al pagamento di 1000 libbre di provisini a Nicolò Boccamazza per l'assalto portato nel precedente mese di dicembre al castello di Caprignano.
Perg. mm. 390x255. Collocazione: G, 4 (già 103)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 111.
[doc.1 - doc.2]

100. 1308 apr. 5, Torri.
Pietro da Rieti, vicario generale del comitato di Sabina, vista la denuncia giurata di Riccardo di Pietro Iaquinti, con cui accusa il comune di Aspra e 149 suoi uomini di aver invaso nei precedenti mesi di gennaio febbraio marzo le tenute e i possedimenti di cui era stato investito dallo stesso vicario, convocati gli accusati e constatane la contumacia, ordina la messa al bando degli accusati ed il pagamento alla curia di Sabina di 1.000 libre di provisini da parte del comune di Aspra e di 25 libre di provisini da ciascuno dei singoli accusati. Il vicario ordina inoltre che il nobile Riccardo sia riammesso pacificamente nelle tenute e nei possessi di cui era stato precedentemente investito.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumentum exbandimenti curie Sabin(ensis) contra commune Aspre in mille lib(ris) p(ro)v(isinorum) et suprascriptos homines pro quolibet in XXV lib(ris) p(ro)v(isinorum) solvendis curie Sabin(ensis) pro investimento fracto".
Perg. mm. 675x305. Collocazione: M, 5 (già 104)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 112.
[doc.1 - doc.2]

101. 1308 apr. 20, Roma.
I senatori di Roma, Riccardo di Tebaldo degli Annibaldi e Giovanni Colonna signore di Genazzano, concedono a Niccolò Boccamazza libera e piena facoltà di prendere e trattenere i beni degli uomini e del comune di Aspra finchè costoro non lo avranno soddisfatto per la somma di 1.000 libre di provisini più le spese dovutegli in seguito ad una precedente sentenza e diffida del Senato stesso.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Privilegium domini Nicolai Buccamatiis represaliarum communis Aspre".
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 113.
[doc.1 - doc.2]

1311 ago. 18.
Il senatore di Roma Ludovico di Savoia conferma il privilegio di rappresaglia contro il comune di Aspra concesso a Nicolò Boccamazza dai suoi predecessori per i danni arrecati da questo comune e dai suoi uomini ai suoi beni in Caprignano. Il nobile Nicolò potrà usufruire di questo privilegio soltanto con una speciale licenza o mandato del senatore medesimo.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 121.
Perg. mm. 385x295. Collocazione: G, 5 (già 105)
[doc.1 - doc.2]

102. 1308 mag. 5, Aspra.
Giacomo di Giovanni di Aspronio di Aspra ed i suoi figli, Giovanni, Paolo e Çuccius, nominano Angelo di Stefano loro procuratore affinché li rappresenti dinanzi al giudice della curia di Sabina e li difenda dalle accuse mosse contro di loro da Chiccus Angelerii di Tebaldo di Tarano di essersi impadroniti con la forza di un pezzo di terra posto nel vocabolo di s. Maria in Legarano.
Perg. mm. 610x155. Collocazione: I, 2 (già 106)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 114.
[doc.1 - doc.2]

103. 1309 mag. 5, Aspra.
Domenico di Giovanni di Leonardo, Pietro di Leonardo e Filippo Iacoboni nominano Angelo di Stefano loro procuratore affinché li rappresenti dinanzi al giudice generale del comitato di Sabina per una causa intentata contro di loro da Cecho di Angelo di Tebaldo di Tarano per alcuni redditi di terre poste nel territorio del comune di Aspra.
Perg. mm. 395x155. Collocazione: D, 5 (già 107)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 115.
[doc.1 - doc.2]

104. 1309 mag. 10, Aspra.
Angelo di Stefano di Aspra viene nominato procuratore del comune di Aspra affinché rappresenti e difenda il comune stesso presso la curia di Sabina alla presenza del giudice generale del comitato.
Perg. mm. 435x160. Collocazione: E, 14 (già 108)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 116.
[doc.1 - doc.2]

105. 1310 gen. 17, Poggio Catino.
Niccolò di Oddone Boccamazza concede ad coptimum et accabellum, per un periodo di 10 anni e per 29 provisini l'anno, il suo tenimentum di Caprignano a Giacomello del magister Giovanni, a Giovanni di Festa ed a Sabàto di Giovanni Canere di Torri.
Perg. mm. 309x120. Collocazione: D, 6 (già 109)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 117.
[doc.1 - doc.2]

106. 1310 apr. 21, Aspra.
Vitale di Angelo Capitonis di Aspra vende per sei libbre di provisini a donna Benedetta, moglie del fu Pietro Capitonis, un pezzo di terra sito in Valle Musce in pertinenza del comune di Aspra.
Perg. mm. 335x120. Collocazione: B, 10 (già 110)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 118.
[doc.1 - doc.2]

107. 1310 giu. 4, Vescovìo.
Biagio da Nerola, canonico viterbense, vicario in spiritualibus et temporalibus del rettore del comitato di Sabina, annulla tutte le sentenze ed i processi celebrati da Pietro da Rieti suo predecessore sia contro il comune di Aspra ed i suoi singoli uomini sia contro gli altri comuni della Sabina.
Perg. mm. 290x205. Collocazione: C, 12 (già 111)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 119.
[doc.1 - doc.2]

108. 1311 giu. 15, Avignone.
Clemente V, su petizione di Niccolò Boccamazza, ordina all'arciprete di Nerola di far osservare con fermezza e per censuram ecclesiasticam la sentenza di condanna emessa da Pietro da Rieti contro il comune di Aspra per gli assalti fatti ed i danni arrecati al castello di Caprignano ed ai beni del suddetto Niccolò.
Sulla plica, a destra: "Gra(tis) Io. par. pro fratre Art.". Sul verso, di mani diverse del sec. XIV: "Privilegium impetratum contra commune Aspre"; "Bulla contra commune Aspre de destructione Caprignani".
Perg. mm. 480x510. Collocazione: N, 1 (già 112)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 120.
[doc.1 - doc.2]


Pergamene, 1312-1318
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109. 1312 apr. 1, Poggio Catino.
Il sindaco di Aspra, con la fideiussione di 30 uomini di Aspra ed altrettanti di Roccantica, promette di versare a Niccolò di Oddone Boccamazza 1.448 libbre e mezza di provisini del senato pattuite per l'acquisto dei beni del Boccamazza in Caprignano ed in Aspra. Il versamento verrà eseguito in due rate: la prima nella Pasqua dell'anno prossimo, la seconda nella Pasqua successiva.
Sul verso, di mani diverse del sec. XIV: "Instrumentum obligationis facte per scindicum castri Aspre Nicolao Bucchamaciis"; "De terris Capriniani et Aspre".
Perg. mm. 780x205. Collocazione: P, 10 (già 114)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 122.
[doc.1 - doc.2]

110. 1312 apr. 1, Ponticelli.
Maddalena moglie di Niccolò Boccamazza nomina il marito suo procuratore per la vendita da farsi alla comunità di Aspra dei loro beni diritti e giurisdizioni che possiedono in Caprignano ed in Aspra. Tali beni, dichiara, non sono di origine dotale.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 123.
[doc.1 - doc.2]

1312 apr. 2, Farfa.
Niccolò Boccamazza dichiara al sindaco del comune di Aspra, Teodino di Giovanni di Teodino di Fara, di rimettere tutte le offese, le ingiurie e i delitti ricevuti dalla comunità di Aspra. Dichiara inoltre di liberare e assolvere la suddetta comunità dalle condanne riportate da questa nei vari processi e di non voler più chiedere e pretendere altro dalla comunità di Aspra.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 124.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Refutationes facta per dominum Nicolaum de Boccamatiis".
Perg. mm. 750x135. Collocazione: P, 9 (già 113)
[doc.1 - doc.2]

111. 1312 apr. 12, Aspra.
All'assemblea del popolo e dell'università di Aspra viene proposto di deliberare in merito alla divisione da farsi tramite brisculos dei beni acquistati dal comune di Aspra dal nobile Niccolò Boccamazza siti in pertinenza di Aspra e Caprignano.
Perg. mm. 470x160. Collocazione: E, 15 (già 115)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 125.
[doc.1 - doc.2]

112. 1312 apr. 12, Aspra.
Domenico Simelis viene nominato procuratore e sindaco di Aspra affinché, impegnando i beni del comune e degli uomini di Aspra, garantisca al nobile Niccolò Boccamazza il pagamento di 1.400 libbre di provisini quale residuo del prezzo pattuito per l'acquisto dei suoi beni posti in pertinenza di Aspra e Caprignano e dentro lo stesso castello di Caprignano.
erg. mm. 600x150. Collocazione: I, 3 (già 116)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 126
[doc.1 - doc.2]

113. 1313 apr. 3, Ponticelli.
Niccolò Boccamazza dichiara di aver ricevuto dal sindaco di Aspra la somma di 741 libbre di provisini quale primo versamento delle 1.448 libbre e mezza, residuo del prezzo pattuito con il comune per l'acquisto dei suoi beni in Caprignano ed in pertinenza di Aspra e dello stesso Caprignano.
Perg. mm. 310x230. Collocazione: C, 13 (già 117)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 127.
[doc.1 - doc.2]

114. 1313 nov. 27 - dic. 3, Santo Polo.
Angelo da Montefiascone, giudice generale del comitato di Sabina, su istanza dei procuratori del nobile Riccardo di Pietro Iaquinti, convoca in giudizio presso il tribunale di Santo Polo prima un gruppo di 10 uomini di Aspra e poi un altro di 23 sotto l'accusa di non aver ottemperato alle sentenze emesse negli anni precedenti contro di loro. Il giudice, constatata la contumacia degli accusati, ordina al castaldo della curia di bandire e diffidare pubblicamente il comune di Aspra ed i 23 accusati a presentarsi entro tre giorni dal bando sotto la pena di essere riconosciuti colpevoli e condannati come tali.
Una copia del contenuto di questa pergamena si trova nelle pergg. 88, 89, 90.
Perg. mm. 780x515. Collocazione: R, 3 (già 118)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 128.
[doc.1 - doc.2]

115. 1313 nov. 27 - dic. 3, Santo Polo.
Copia autentica della pergamena 118 eseguita l'8 dicembre 1313.
Perg. mm. 790x210. Collocazione: Q, 3 (già 88)
[doc.1 - doc.2]

116. 1313 nov. 27 - dic. 3, Santo Polo.
Copia autentica della pergamena 118 eseguita l'8 dicembre 1313.
Perg. mm. 720x120. Collocazione: Q, 3 (già 89)
[doc.1 - doc.2]

117. 1313 nov. 27 - dic. 3, Santo Polo.
Copia autentica della pergamena 118 eseguita l'8 dicembre 1313.
Perg. mm. 400x180. Collocazione: Q, 3 (già 90)
[doc.1 - doc.2]

118. 1314 gen. 9.
Niccolò di Oddone Boccamazza, malato e sentendo prossima la morte, fa testamento nominando suoi eredi universali i figli Lello Cecco, Perna, Bianca, Margherita e Marsibilia, mentre la moglie, Maddalena, vivrà con i figli maschi e sarà la loro tutrice. Stabilisce inoltre che il reverendo Bertoldo Orsini riscuota dalla comunità di Aspra e Roccantica la somma di 760 libbre di provisini e la consegni alla moglie. Se il pagamento venisse effettuato oltre il termine stabilito, la prevista mora verrà riscossa e trattenuta dallo stesso Bertoldo.
Copia autentica eseguita l'8 aprile 1314.
Perg. mm. 380x240. Collocazione: G, 6 (già 119)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 129.
[doc.1 - doc.2]

119. 1314 apr. 3.
Il reverendo Bertoldo Orsini, preposito di Mountfaucon, nomina Berardo di Giovanni di Gregorio di Ponticelli suo procuratore generale per riscuotere dalla comunità di Aspra e Roccantica la somma di 760 libbre di provisini, somma che queste due comunità dovevano al defunto Niccolò Boccamazza ed ora spettanti ai suoi figli ed eredi.
Copia del documento nella perg.121.
Perg. mm. 305x150. Collocazione: B, 11 (già 120)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 130.
[doc.1 - doc.2]

120. 1314 apr. 3.

Copia autentica della pergamena 120 eseguita il 15 aprile 1314.
Perg. mm. 270x175. Collocazione: B, 12 (già 121)
[doc.1 - doc.2]

121. 1314 apr. 5, Ponticelli.
Donna Maddalena, vedova di Niccolò Boccamazza, e Berardo di Gregorio di Ponticelli, procuratore di Bertoldo Orsini, dichiarano di aver ricevuta da Teodino di Giovanni di Teodino di Fara, castellano e sindaco di Aspra, la somma di 697 libbre di provisini e 5 soldi quale terza parte del residuo di 1.448 libbre e mezza di provisini del senato che le comunità di Aspra e Roccantica dovevano al defunto Niccolò.
Perg. mm. 390x245. Collocazione: G, 7 (già 122)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 131.
[doc.1 - doc.2]

122. 1314 mag. 3, Narni.
Il camerario, i quattro consoli ed i due gonfalonieri del popolo e dei priori della città di Narni, gerenti l'ufficio della podesteria e capitania del comune di Narni, rilasciano al comune di Aspra, nella persona del sindaco, Biagio di Francesco di Andrea, una dichiarazione liberatoria per avere questo comune provveduto a consegnare a quello di Narni il palio di seta dovutogli per la festa di s. Giovenale dell'anno precedente.
Perg. mm. 355x140. Collocazione: B, 13 (già 123)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 132.
[doc.1 - doc.2]

123. 1314 mag. 3 - 6.
Il giudice generale del comitato di Sabina convoca e cita in giudizio il procuratore del reverendo Bertoldo Orsini affinché assista alla deposizione dei testimoni presentati dal camerario del comune di Aspra. Il camerario presenta, inoltre, una dichiarazione difensiva ad perpetuam rei memoriam in cui si afferma che il comune di Aspra consegnò al procuratore di Bertoldo Orsini la somma di 698 libre di provisini quale residuo delle 2.163 libre che il comune doveva al defunto Bozzamazza.
Sul verso, di mano coeva: "Testes examinati in favorem communis Aspre ad perpetuam rei memoriam".
Perg. mm. 945X260. Collocazione: R, 4 (già 124)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 133.
[doc.1 - doc.2]

124. 1315 mar. 19, Aspra.
Biagio canonico viterbese, vicario generale in spiritualibus et temporalibus nel comitato e nell'episcopato della Sabina, rilascia al comune di Aspra una refutatio ed assoluzione generale.
Perg. mm. 385x225. Collocazione: G, 8 (già 125)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 134.
[doc.1 - doc.2]

125. 1315 apr. 25, Aspra.
Angelo di Giovanni di Paolo di Aspra vende per 25 soldi provisini a Mathiono di Luca di Aspra, acquirente anche a nome dei nipoti Domenico, Giacomo e Petruccio, un petiolum di terra posto in pertinenza del comune di Aspra nel vocabolo Vallis Musce.
Perg. mm. 315x130. Collocazione: B, 14 (già 126)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 135.
[doc.1 - doc.2]

126. 1316 mar. 27, Torri.
Maria, vedova di Berardo scriniario e Pietro di Berardo, rispettivamente nonna e zio materno di Mathiutia e Benevenuta, figlie di Maria e del defunto Françone, chiedono al giudice Nursino da Norcia che nomini tutore delle loro due nipoti Santo di Nicolò Varonis, padre di Lello secondo marito di Maria madre delle due fanciulle. Il giudice ordina al predetto Santo di assumere la tutela delle due orfane. Questi, subito dopo la nomina del giudice, presenta un inventario approssimativo dell'eredità delle due bambine affidate alla sua tutela.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 136.
[doc.1 - doc.2]

1316 mar. 28, Aspra.
Santo di Nicolò Varonis, tutore delle due orfane Mathiutia e Benevenuta, dichiara che della eredità delle due fanciulle fanno parte anche nove pezzi di terra posti in pertinenza del comune di Aspra e che a Maria sua nuora, madre delle due bambine, spettano 40 libbre di denari del senato, quali dote, e 4 libbre di denari lasciatele dal primo marito, cioè il defunto Françone.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 137.
Perg. mm. 520x245. Collocazione: L, 4 (già 127)
[doc.1 - doc.2]

127. 1316 apr. 24, Aspra.
Robertone di Aspra vende al comune di Aspra un casarinum posto all'interno del paese stesso. Il comune, come pagamento, s'impegna a dargli per tre anni, a cominciare dal prossimo maggio, una cogiuntella di rame, una rubricella ed una misura di vino.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 138.
[doc.1 - doc.2]

1316 mag. 4, Aspra.
Petrochus di Giovanni di Venanzio vende per 4 libbre e 16 soldi di provisini al comune di Aspra un casarinum sito all'interno dello stesso paese.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 139.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumentum emptionis [...] non utile".
Perg. mm. 530x180. Collocazione: H, 4 (già 128)
[doc.1 - doc.2]

128-135. 1316 mag. 14 - giu. 1, Torri.
Il vicario generale del comitato di Sabina, Ugolino da Bocchignano, su denuncia del nobile romano Riccardo di Pietro Iaquinti, sottopone a processo il comune di Aspra e 147 uomini dello stesso comune perché insolventi verso lo stesso Riccardo di 1.000 marche d'argento da parte del comune e di 200 fiorini d'oro da ciascuno degli accusati, dovutegli in forza di precedenti condanne. Inoltre gli accusati sono colpevoli di aver sottratto al suddetto Riccardo tutti i beni di cui era stato investito per la loro insolvenza.
Le pergamene formano un rotolo di 8 pezze. Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumenta causarum et iurium Riccardi".
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 150 e, per i singoli documenti, nn. 140-144, 146-149.
Collocazione: R, 5 (già 138) [doc.1 - doc.2]
Collocazione: R, 5 (già 139) [doc.1 - doc.2]
Collocazione: R, 5 (già 140) [doc.1 - doc.2]
Collocazione: R, 5 (già 141) [doc.1 - doc.2]
Collocazione: R, 5 (già 142) [doc.1 - doc.2]
Collocazione: R, 5 (già 143) [doc.1 - doc.2]
Collocazione: R, 5 (già 144) [doc.1 - doc.2]
Collocazione: R, 5 (già 145) [doc.1 - doc.2]

136. 1316 mag. 19.
I procuratori del comune di Aspra e dei suoi 147 homines presentano al vicario generale del comitato di Sabina un appello con cui contestano al vicario stesso la sua giurisdizione e la sua competenza a trattare questa causa.
Una copia del documento contenuto in questa pergamena si trova nelle pergamene 142 e 143. Sul verso, di mano coeva: "M° CCC° XVI, indictione XIIII, die XI mensis iulii, apostolica Sede vacante, in presentia mei et cetera, Petrus Tarani protestatus fuit et cetera,...".
Perg. mm. 670x435. Collocazione: O, 2 (già 129)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 145.
[doc.1 - doc.2]

137. 1316 lug. 26,Torri.
Giovanni, arciprete di Fara, giudice delegato del vicario generale nel comitato di Sabina per la causa tra il nobile Riccardo di Pietro Iaquinti ed il comune di Aspra e 147 suoi uomini, revoca ed annulla tutti i processi fatti da Ugolino da Bocchignano e si dichiara disposto ad ascoltare i diritti, le eccezioni e le tesi difensive degli accusati.
Una copia autentica del documento di questa pergamena si trova nella perg. 130. Nell'angolo sinistro alto vi è uno strappo obliquo da cui poi si diparte in senso orizzontale una serie di macchie.
Perg. mm. 835x420. Collocazione: O, 4 (già 131)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 151
[doc.1 - doc.2]

138. 1316 lug. 26.
Copia autentica della pergamena 131 eseguita il 18 maggio 1318.
Perg. mm. 575x455. Collocazione: O, 3 (già 130)
[doc.1 - doc.2]

139. 1316 ago. 10, Aspra.
Petronus, familiaris di Teobaldo di Sant'Eustachio, Martino di Cantalupo, Giacomo Capotii e Biagio Tradite vengono nominati procuratori del comune di Aspra affinché lo rappresentino presso il giudice delegato del vicario generale del comitato di Sabina, Giovanni arciprete di Fara.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 152.
[doc.1 - doc.2]

1316 ago. 10, Aspra.
Un gruppo di 116 uomini di Aspra nominano loro procuratori Petronus, familiaris di Teobaldo di Sant'Eustachio, Martino di Giovanni Singoricti di Cantalupo, Giacomo Capotii e Biagio di Francesco di Aspra affinché li rappresentino presso il giudice delegato del vicario generale di Sabina, Giovanni arciprete di Fara.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 153.
Perg. mm. 759x330. Collocazione: O, 5 (già 132)
[doc.1 - doc.2]

140. 1318 gen. 10, Tarano.
Giacomello di Andrea Vetuli di Tarano, alla presenza del padre Andrea, rilascia a Nicolò Habatis di Aspra una quietanza per la restituzione di settanta fiorini d'oro.
Sul verso, di mano coeva: "Quedam refutatio".
Perg. mm. 340x190. Collocazione: C, 14 (già 134)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 154.
[doc.1 - doc.2]

141. 1318 gen. 15, Tarano.
Guglielmo Coste rettore del comitato di Sabina rilascia al sindaco di Tarano una sentenza di pacificazione, quietazione ed assoluzione generale di tutte le accuse rivolte contro questo comune e le singole persone in quanto questi sono risultati fedeli e devoti sudditi della S. Sede e dei suoi officiali.
Copia autentica eseguita il 10 febbariio 1319.
Perg. mm. 810x150. Collocazione: P, 11 (già 133)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 155.
[doc.1 - doc.2]

142. 1318 ott. 31, Poggio Mirteto.
Giacomo di Pietro di Ottaviano di Torri viene nominato procuratore di Poggio Mirteto affinchè dinanzi al giudice generale del Patrimonio approvi la pacificazione concordata tra il nobile Riccardo di Pietro Iaquinti da una parte e Teobaldo di Sant'Eustachio, il comune di Aspra e le speciales persone di questo comune dall'altra.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Scindicatus Podii Morteti". Sul lembo inferiore è legata la pergamena 136.
Perg. mm. 555x240. Collocazione: Q, 5 (già 135)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 156.
[doc.1 - doc.2]

143. 1318 ott. 31, Collenero.
Giacomo di Pietro di Ottaviano di Torri viene nominato procuratore del comune di Collenero affiché dinanzi al giudice generale del Patrimonio, Pietro da Imola, approvi la pacificazione concordata tra il nobile Riccardo di Pietro Iaquinti da una parte e Teobaldo di Sant'Eustachio, il comune di Aspra e le speciales persone di questo comune dall'altra.
Collocazione: Q, 5 (già 136)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 157.
[doc.1 - doc.2]

144. 1318 ott. 31, Gavignano.
Giacomo di Pietro di Ottaviano di Torri viene nominato procuratore del comune di Gavignano affinchè dinanzi al giudice generale del Patrimonio, Pietro da Imola, approvi la pacificazione concordata tra il nobile Riccardo di Pietro Iaquinti da una parte e Teobaldo di Sant'Eustachio, il comune di Aspra e le speciales persone di questo comune dall'altra.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Scindicatus Gabiniani"; "Procuratoria castrorum Riccardi super pace facta cum commune Aspre".Una serie di forellini sul lembo superiore della pergamena indica che questa faceva parte di un rotolo: probabilmente era cucita alla pergamena 136.
Collocazione: Q, 6 (già 137)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 158.
[doc.1 - doc.2]


Pergamene, 1319-1333
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145. 1319 feb. 14, Collenero.
Riccardo di Pietro Iaquinti nomina Giacomo di Pietro di Ottaviano di Torri suo procuratore e lo autorizza a ratificare la pace concordata con Teobaldo di Sant' Eustachio, il comune di Aspra e le speciales persone di questo comune.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Procuratorium Riccardi principale super pace facta cum commune Aspre".
Perg. mm. 749x475. Collocazione: O, 6 (già 146)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 159.
[doc.1 - doc.2]

146. 1319 apr. 6, Torri.
Giacomo di Pietro di Ottaviano di Torri giurisperito, sindaco di Gavignano, procuratore dell'arciprete Giovanni, del capitolo e dei canonici della pieve di s. Giovanni di Gavignano e procuratore di Iacobello Grappali di Gavignano, già ufficiali del comune di Aspra, a nome del nobile Riccardo di Pietro Iaquinti, conclude una pace generale con il predetto comune di Aspra.
Perg. mm. 470x360. Collocazione: M, 6 (già 147)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 161.
[doc.1 - doc.2]

147. 1319 apr. 6, Vescovìo.
Giacomo di Pietro di Ottaviano di Torri, procuratore del nobile Riccardo di Pietro Iaquinti e dei comuni di Gavignano, Poggio Mirteto e Collenero, ex parte una, il nobile Nicolò di Montenero, procuratore del nobile Teobaldo di Sant'Eustachio e dei comuni di Cantalupo, Forano, Catino, Poggio Catino, e Stefano di Giovanni di Paolo, procuratore del comune di Aspra e delle specialium personarum di questo comune, ex parte altera, alla presenza del giudice generale del Patrimonio e del comitato di Sabina, Pietro da Imola, sottoscrivono una pacificazione generale fra i due nobili e tutti i comuni di loro pertinenza per porre fine a tutti gli omicidi, assalti, ruberie, incendi e devastazioni che negli anni passati si sono avuti tra i suddetti nobili, i loro figli, eredi, vassalli, terre e seguaci.
Perg. mm.1060x630. Collocazione: R, 6 (già 150)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 162.
[doc.1 - doc.2]

148. 1319 apr. 11, territorio Sabinense.
Il sindaco del comune di Poggio Perugino, il sindaco del comune di Aspra ed il procuratore del comes Pietro di Manfredo e del nobile Riccardo di Pietro Iaquinti si accordano per sistemare nuovamente un termine di pietra presso la chiesa di Santa Restituta posta nel territorio di Aspra in Furca Macle Gelate.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumentum affixionis termini in Furca Macle Gelate".
Perg. mm. 290x190. Collocazione: C, 15 (già 148)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 163.
[doc.1 - doc.2]

149. 1319 set. 23, Vescovìo.
I sindaci dei comuni di Tarano, Aspra, Roccantica, Stimigliano, Santo Polo, Collevecchio, Selci e Torri, alla presenza dei vicari del comitato di Sabina, Rainerio di Arezzo e Bono, promettono di rispettare le modifiche alle costituzioni della curia di Sabina apportate dal defunto rettore del comitato e del Patrimonio, Guglielmo Costa, e di adoperarsi affinché vengano osservate. Promettono inoltre tutta la loro assistenza, con aiuti, consigli e favori, a chiunque, comunità o singola persona, verrà perseguito al di fuori delle costituzioni modificate.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumentum promissionis scindicorum comitatus Sabinensis super facto constitutionum curie Sabinensis".
Perg. mm. 315x165. Collocazione: B, 15 (già 149)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 164.
[doc.1 - doc.2]

150. 1321 gen. 31, Campidoglio.
I senatori Annibaldo di Riccardo degli Annibaldi e Riccardo di Fortebraccio Orsini ordinano a tutte le comunità ed ai sindaci delle città e dei castelli del distretto dell'Urbe, Romagna-abbazia Farfense, Tiburtino, Carsoli, Sabina e Collina, di collaborare con gli ufficiali inviati per reprimere i reati e frenare l'audacia dei delinquenti. Coloro che non si atterranno ai mandati dei due senatori dovranno provvedere al pagamento degli stipendi degli ufficiali e dei militi.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 165.
[doc.1 - doc.2]

1321 feb. 14, Stimigliano.
Pietro di Landolfo di Andrea camerario del senato romano, rilascia al comune di Aspra, in persona del notaio Angelo di Bernabeo, una refutatio per tutte e le singole diffide e condanne emesse fino ad allora contro il comune di Aspra ed i singoli uomini di questo comune.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 166.
Il primo documento è copia autentica eseguita il 14 febbario 1321, il secondo originale.
Perg. mm. 480x265. Collocazione: F, 2 (già 151)
[doc.1 - doc.2]

151. 1321 feb. 19, Aspra.
Biagio di Crescenzio viene nominato procuratore del comune di Aspra per ricevere dai figli di Nicolò Abatis una refutatio ed un'assoluzione perpetua in merito ai diritti riguardanti alcune terre che il comune aveva acquistate da Nicolò Boccamazza e che aveva affidate a Nicolò Abatis.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 167.
[doc.1 - doc.2]

1321 feb. 20, Aspra.
Lello, Petrica e Rainerio, figli di Nicolò Abatis di Aspra, con il consenso del loro genitore, rilasciano al comune di Aspra una refutatio perpetua in merito ad alcuni diritti riguardanti alcune terre poste nel territorio di Caprignano ed Aspra che il comune di Aspra aveva acquistate dal defunto Nicolò Boccamazza e che aveva affidate a Nicolò Abatis.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 168.
Perg. mm. 510x185. Collocazione: H, 5 (già 152)
[doc.1 - doc.2]

152. 1321 lug. 19, Aspra.
Domenico Simillimis, sindaco e procuratore del comune di Aspra, a nome del comune di Aspra e con la garanzia del magister Romano di Pietro di Giovanni Vertii e di Leonardo del fu Leonardo Simillimis, rilascia a Mateutio di Leonardo di Rieti la quietanza per un mutuo di 200 fiorini d'oro.
Perg. mm. 430x175. Collocazione: D, 7 (già 153)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 169.
[doc.1 - doc.2]

153. 1323 gen. 5, Asciano.
Il nobile Cicchus di Guidone di Orvieto, vicario generale del comitato di Sabina, a nome suo e del suo collega nel vicariato, Ponzio di Santo Privaco, rilascia a Filippo arciprete del comune di Aspra, al comune di Aspra ed a 15 uomini di questo comune una refutatio generale perpetua per aver dato asilo a uomini e persone di Montasola, per aver prestato aiuti e favori al comune di Montasola e ad alcuni suoi abitanti in occasione di offese e delitti commessi da costoro.
Perg. mm. 425x175. Collocazione: D, 8 (già 154)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 170.
[doc.1 - doc.2]

154. 1323 giu. 20, Collevecchio.
Francesco di Guidone di Orvieto, vicario generale del comitato di Sabina, ed il notaio Pietro Vernhas, vice gerente di Ponzio di Santo Polo, a sua volta vicario e collega del suddetto Francesco di Guido, rilasciano al comune di Aspra una refutatio generale perpetua per una congiura fatta dal popolo e dal comune di Aspra contro i sunnominati vicari ed il comune di Torri, per l'ingresso a mano armata nel Forum della Sabina nel primo giorno di quaresima dell'anno in corso, per l'asilo dato ad alcuni exbanditos, per le strade non custodite, per i processi celebrati contro il comune e per gli atti di inobbedienza e di disprezzo.
Perg. mm. 400x185. Collocazione: B, 16 (già 155)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 171.
[doc.1 - doc.2]

155. 1323 giu. 20.
Copia autentica della pergamena 155 eseguita il 29 marzo 1325.
Perg. mm. 400x185. Collocazione: D, 9 (già 156)
[doc.1 - doc.2]

156. 1323 ago. 16, Aspra.
Somarello di Gentile di Narni, vicario di Oddone di Sant'Eustachio, podestà di Aspra, ed il notaio Giacomo di Angelo di Claudio emettono una sentenza di assoluzione a favore di Giovannuccio di Giovanni Capitonis accusato da Sofia di Stefano di Giovanni di Luca di essere entrato con violenza in un pezzo di terra sito nel vocabolo Coste Ospitalis, proprietà di un suo pupillo, e di averlo arato.
Le prime 12 righe di testo sono quasi illegibili a causa delle macchie e dello sbiadimento dell'inchiostro; tale incoveniente impedisce la lettura di alcune parole sul verso.
Perg. mm. 490x150. Collocazione: E, 16 (già 157)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 172.
[doc.1 - doc.2]

157. 1323 set. 3, Aspra.
Il prete Giovanni Milone e molti altri uomini, creditori del defunto Giacomo del magister Giovanni di Aspra, con un'istanza chiedono a Somarello di Gentile di Narni, vicario del podestà Oddone di sant'Eustachio, che venga dato un tutore ad Egidia figlia del defunto Giovanni affinché possano recuperare i loro crediti. Il vicario, sentito il parere di sei boni homines del comune, chiede al fratello del defunto, Angelo, di assumere la tutela della piccola Egidia sua nipote. Angelo rifiuta l'incarico in quanto egli stesso era creditore del fratello ed accampa dei diritti sui beni dell'erede.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 173.
[doc.1 - doc.2]

1323 set. 12, Aspra.
Somarello di Gentile di Narni, vicario del podestà di Aspra, Oddone di sant'Eustachio, constatata l'indisponibilità di Angelo del magister Giovanni ad assumere la tutela della nipote Egidia, procede ad ulteriori ricerche fra i parenti, i vicini della fanciulla ed i boni homines del comune. I nove boni homines da lui interpellati propongono di affidare la tutela dell'orfana a Stefano di Giovanni di Paolo ed a Pietro ferrario.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 174.
[doc.1 - doc.2]

1323 set. 13, Aspra.
Somarello di Gentile di Narni, vicario del podestà di Aspra, Oddone di sant'Eustachio, trovati idonei alla funzione di tutori Stefano di Giovanni di Paolo e Pietro ferrario, conferisce loro la tutela della piccola Egidia con la garanzia di Taddeo di Giovanni di Andrea di Aspra per il primo tutore e di Pietro di Giovanni di Pietro di Aspra per il secondo.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 175.
Perg. mm. 760x310. Collocazione: R, 7 (già 158)
[doc.1 - doc.2]

158. 1324 dic. 3 - 1325 gen. 2, Collevecchio.
Francesco da Aquila, giudice generale del comitato di Sabina, promuove un'inquisizione contro il vicario, il consiglio, il comune, l'università e gli uomini di Aspra per non aver diligentemente provveduto a custodire e sorvegliare le strade e tutti i luoghi del loro distretto e territorio permettendo così il verificarsi di ruberie, omicidi ed altre malefatte: tale incuria, secondo l'accusa, aveva favorito l'assassinio di frate Silvestro della Marca di Ancona nel mese di ottobre dell'anno in corso. Il giudice, portata a termine l'inquisizione, sentite le testimonianze prodotte dal sindaco di Aspra, Giovanni del magister Giovanni, e viste le intentiones a difesa presentate dal medesimo assolve completamente gli accusati dalle colpe loro ascritte.
La scrittura della pergamena è abbastanza scolorita. Al lembo inferiore di questa pergamena è cucita la pergamena 160.
Perg. mm. 710x175. Collocazione: Q, 7 (già 159)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 177.
[doc.1 - doc.2]

159. 1324-1325.
Proseguimento del documento contenuto nella pergamena 159.
Perg. mm. 600x170. Collocazione: Q, 7 (già 160)
[doc.1 - doc.2]

160. 1324-1325.
Proseguimento e chiusura del documento contenuto nelle pergamene 159 e 160.
I lembi laterali della pergamena sono slabbrati e la scrittura è molto sbiadita. La pergamena è cucita alla 160.
Perg. mm. 330x155. Collocazione: Q, 7 (già 161)
[doc.1 - doc.2]

161. 1327 feb. 13, Stimigliano.
Poncello di Orso Orsini, capitano generale in tutto il distretto di Roma, concede una reaffidatio generale al comune di Aspra per tutte e per ciascuna delle singole diffide, condanne, inobbedienze e contumacie per le quali era stati diffidati e poi condannati dalla camera Urbis e dai rettori di Roma. Tale reaffidatio viene concessa in quanto il comune di Aspra ha consegnato al camerario della milizia romana, Filippo Capuddeferro, 12 fiorini d'oro e la taglia imposta a questo comune.
Perg. mm. 325x125. Collocazione: B, 17 (già 162)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 178.
[doc.1 - doc.2]

162. 1328 aprile 13-18, Aspra.
Giovanni del magister Giovanni viene nominato sindaco del comune di Aspra per la divisione di sei pezzi di terra che il comune possiede in comunanza con nove abitanti del luogo. Giacomo di Bocchignano, vicario del podestà, ordina che il banditore, in tre giorni diversi, avverta tutti gli abitanti del comune che chiunque pensi di poter accampare diritti su quelle terre potrà far valere i suoi diritti esibendo i titoli necessari entro otto giorni dal bando.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 179.
[doc.1 - doc.2]

1328 mag. 10, Aspra.
Giovanni del magister Giovanni, sindaco del comune di Aspra, e tre consigliere comunali procedono, mediante sorteggio, alla divisione di alcune terre già in consorzio fra il comune di Aspra e nove abitanti del comune medesimo. L'assegnazione viene eseguita ed accettata dalle due parti con piena soddisfazione di tutti.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 180.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumentum divisionis facte inter Iohannem magistri Iohannis de Aspra sindicum communitatis dicti castri ex una parte, Egidium Petri Antonii, Andream Petri Antonii, Santum Angeli Adammi et plures alios ex altera, de pluribus possessionibus existentibus in montibus […] latius continetur".
Perg. mm. 685x240. Collocazione: L, 5 (già 164)
[doc.1 - doc.2]

163. 1328 mag. 20, Aspra.
Berardo di Benedetto di Gentile di Aspra vende per 50 libbre di provisini del senato a Pietro di Benedetto di Gentile un pezzo di terra alberato posto nel vocabolo Summeville.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 181.
[doc.1 - doc.2]

1330 mar. 24, Aspra.
Berardo di Benedetto di Gentile da Aspra vende per 10 libbre di provisini del senato a Pietro di Benedetto di Gentile tre pezzi di terra posti in pertinenza del comune di Aspra nel vocabolo Cantabene, nella Valle de Nucella e presso la Furcam de Pescolis.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 183.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumentum utile ad scindicum Montis Asule".
Perg. mm. 510x155. Collocazione: H, 6 (già 163)
[doc.1 - doc.2]

164. 1329 apr. 16, Tarano.
Guglielmo de Folcarolis, vicario generale del comitato di Sabina, rilascia al comune di Aspra, nella persona di Teodino di Giovanni da Fara, dietro un versamento di 330 fiorini d'oro, un'assoluzione generale per tutti i delitti, incendi e distruzioni di case, castelli e borghi perpetrati dal comune di Aspra e dagli uomini dello stesso comune e del suo distretto.
Copia autentica eseguita il 30 agosto 1329.
Perg. mm. 590x255. Collocazione: L, 6 (già 165)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 182.
[doc.1 - doc.2]

165. 1330 set. 18, Calvi dell'Umbria.
Loctus del domino Pancrazio di Tarano, a nome dei figli e degli eredi del fu Matteo del domino Angelo di Andrea di Tarano, dietro il versamento di 80 libbre di denari provisini da parte del comune di Aspra, rilascia al camerario di questo comune, Nicola di Giovannuccia, una refutatio generale in merito a divergenze, offese, ingiurie, ecc., per alcune terre, case, casalenis, molendinis, et vicendis molendinorum posti in Caprignano e nel territorio di Caprignano.
Perg. mm. 850x150. Collocazione: Q, 8 (già 166)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 184.
[doc.1 - doc.2]

166. 1331 mar., (Rieti).
Berardo del domino Guidone di Comio, podestà della città di Rieti, rappresentato dal giudice Gorius di Federico di Arezzo, emette una sentenza di condanna all'impiccagione contro i contumaci e famosi ladri da strada e noti uomini di malaffare Paoluccio e Pietruccio di Salvato e Buctium di Martino della Roccha Alatri del distretto della città di Rieti.
Sul margine superiore una serie regolare di forellini indica che la pergamena faceva parte di un rotolo; sono ancora visibili le parti finali del SN che autenticava la cucitura di questa con una pergamena precedente.
Perg. mm. 530x180. Collocazione: P, 12 (già 170)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 185.
[doc.1 - doc.2]

167. 1331 apr. 16 - giu. 23, Rieti.
Tebaldo di Castronovo, podestà di Rieti, e Pietro di Velletri, giudice e vicario del podestà, inquisiscono e processano Berardello di Lorenzo di Porta Romana perché sorpreso a girare per la città di Rieti con un coltello feritorium e munito di un'apodixa falsa. Il giudice, constatato che un simile reato non era contemplato negli statuti della città né in un qualche ordinamento, o riformanza, né casi simili sono stati trattati, condanna l'accusato al pagamento di 75 libbre di denari.
Copia autentica del 17 aprile 1341. Sul verso, di mani diverse del sec. XIV: "Instrumentum Nicolao utile"; "Die XX° aprilis productum per Oddonem scindicum Tarani domino Petro Reate".
Perg. mm. 635x200. Collocazione: L, 7 (già 167)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 186.
[doc.1 - doc.2]

168. 1331 apr. 16 - giu. 23.
La pergamena, cucita alla precedente, contiene la parte finale del relativo documento.
Perg. mm. 710x200. Collocazione: L, 7 (già 168)
[doc.1 - doc.2]

169. 1331 nov. 1, Vacone.
I nobili cittadini romani Oddo e Pietro del fu Poncello di Sant'Eustachio, maggiori di 14 anni e minori di 25, nominano Nicolò Canigi di Roccantica loro legittimo procuratore per la locazione, per 29 anni, al comune di Aspra di tutte le terre della chiesa di s. Pietro Nasciano poste in pertinenza di Aspra e Caprignano.
Perg. mm. 530x180. Collocazione: H, 7 (già 169)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 187.
[doc.1 - doc.2]

170. 1332 dic.8, Aspra.
Angellus di Angelo di Paolo di Aspra rilascia al comune di Aspra, nella persona del sindaco, Pancrazio di Leonardo, una generale refutatio e pacificazione in merito ad una represalea fatta da Bertoldo di Poncello Orsini sulla persona ed i beni di detto Angellus.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 189.
[doc.1 - doc.2]


1333 gen. 26, Aspra.
Arbitrato di Taddeo di Andrea, di Cicchus Mathioni e di Francesco Varoni fra il comune di Aspra e Giacomo Capotii di Aspra a causa di alcuni capi di bestiame sottratti dai messi di Bertoldo Orsini nel territorio del comune di Aspra quali gabelle dovute da questo comune al sunnominato Bertoldo.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 191.
Perg. mm. 530x200. Collocazione: H, 8 (già 171)
[doc.1 - doc.2]


171. 1333 gen. 19, (Roma).

Brancha Cinthii Malabranca della regione Colonna rilascia a Giacomo Theodini di Fara, rappresentante di Raullus di Luca Surdi de Surdis e del comune di Aspra, una refutatio generale in merito ad alcuni diritti, actiones, iustitias et petitiones che gli competono fino a questo momento a causa di 22 fiorini d'oro che il Raullus ed il comune di Aspra debbono versare al Malabranca.
Perg. mm. 325x190. Collocazione: C, 16 (già 172)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 190.
[doc.1 - doc.2]


Pergamene, 1334-1366
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172. 1334 giu. 13, Tarano.
Nicola Petroni di Bagnoregio, vicario generale del comitato di Sabina, dopo il versamento di 105 fiorini d'oro al vice tesoriere si S.R.E., rilascia a questo comune, nella persona del sindaco, Giovanni di Angelo, una refutatio generale ed una pacificazione perpetua per tutti i processi fatti dalla curia di Sabina contro il comune per aver questi ospitato Vannellum Guerii e Ricuvaratium Falconcioni di Narni ricercati per l'assassinio di Matteo Guertii de Bano.
Perg. mm. 355x180. Collocazione: C, 17 (già 173)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 192.
[doc.1 - doc.2]

173. 1335 mar. 9, Tarano.
Niccolò di Bagnoregio, giudice e vicario generale del comitato di Sabina, dietro il versamento di nove fiorini d'oro al vice tesoriere della S. Sede, rilascia una refutatio generale ad Angnelicto di Benevento di Aspra, rappresentante del comune di Aspra, di Gilio di Francesco di Bernabeo, di Berardo di Leonardo, di Leonardo Similis di Aspra e di Theus Iannis Petrochi di Tarano.
In calce sono visibili le tracce rosse del sigillo di ceralacca della curia Sabina.
Perg. mm. 570x145. Collocazione: I, 4 (già 174)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 193.
[doc.1 - doc.2]

174. 1337 mar. 9, Cantalupo.
Nicolò di Andrea di Cantalupo vende per 100 soldi di provisini ad Andrea di Giovanni Basilis di Aspra due parti di terra poste nei territorii del castrum Montis filiorum Hugonis e di Aspra nel vocabolo Marcani.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 194.
[doc.1 - doc.2]

1337 mar. 9, Cantalupo.
Niccolò di Andrea di Guidone di Cantalupo dona ad Andrea di Giovanni Basilis di Aspra tutti i diritti di sua competenza riguardanti un pezzo di terra posto nel territorio del castrum Montis filiorum Hugonis e del comune di Aspra nel vocabolo Marcanu, che egli aveva ricevuto in locazione dalla chiesa di s. Pietro in Asciano.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 195.
Perg. mm. 615x155. Collocazione: I, 5 (già 175)
[doc.1 - doc.2]

175. 1345 ott. 26, Aspra.
Pancrazio, canonico della chiesa di s. Paolo di Tarano e rettore della chiesa dell'episcopato di Sabina, in cambio di un pezzo di terra posto in pertinenza del comune di Torri, sito nel vocabolo Caiganum di proprietà di Giovanni Bonacursi, concede a quest'ultimo un pezzo di terra posto nel territorio del comune di Aspra e sito nel vocabolo Cargnani che aveva in comproprietà con la chiesa di s. Paolo di Tarano.
Perg. mm. 810x130. Collocazione: P, 13 (già 176)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 196.
[doc.1 - doc.2]

176. 1346 mar. 14, Montefiascone.
Pietro de Pinu, giudice generale del Patrimonio, convoca presso di lui il sindaco di Stimigliano, Lello del domino Angelo, per una causa di nullità redactionis et contradictionis laudi sorta fra lui ed il comune di Aspra.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 197.
[doc.1 - doc.2]

1346 mar. 22, Montefiascone.
Lorenzo Fidantie di Viterbo, sostituto del sindaco di Aspra, chiede al giudice generale del Patrimonio che venga annullato l'arbitrato con cui si condannava il comune di Aspra e due uomini dello stesso comune a soddisfare con 36 fiorini d'oro il sindaco di Stimigliano per presunti danni da questi subiti in occasione di un'ambasciata affidatagli dal comune di Aspra presso il rettore del Patrimonio e del comitato di Sabina, Berardo de Lacu.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 198.
[doc.1 - doc.2]

1346 mag. 1, Montefiascone.
Il giudice Pietro de Pinu, presa visione del libellum di contestazione presentato dal procuratore del comitato di Aspra, constatato che il sindaco di Stimigliano non ha nominato un procuratore, ordina la convocazione di quest'ultimo entro tre giorni. Trascorso tale termine sentenzierà secondo quanto richiesto nel libellum di protesta.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 199.
[doc.1 - doc.2]

1346 mag. 10.
Lorenzo Fidantie di Viterbo, sostituto del sindaco di Aspra, rinnova presso il neo giudice del Patrimonio, Giovanni di Foligno, l'appello con cui chiede che venga annullato l'arbitrato in cui si condannava il comune di Aspra e due uomini dello stesso comune a pagare 35 fiorini d'oro al sindaco del comune di Stimigliano per presunti danni da questo subiti nel corso dell'ambasciata fatta per il comune di Aspra presso il rettore del patrimonio e del comitato di Sabina, Bernardo de Lacu.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 200.
Il documento prosegue nella pergamena 178.
Perg. mm. 855x180. Collocazione: R, 8 (già 177)
[doc.1 - doc.2]

177. 1346 mar. 14 - mag. 10, Montefiascone.
Pietro de Pinu, giudice generale del Patrimonio di s. Pietro in Tuscia, convoca il sindaco di Stimigliano in seguito alla richiesta di annullamento di un arbitrato avanzata dal comune di Aspra secondo il quale quest'ultimo avrebbe dovuto risarcire il sindaco suddetto con 36 fiorini d'oro per presunti danni riportati in un'ambasciata fatta presso il rettore del Patrimonio per conto del comune di Aspra. Un secondo giudice del Patrimonio, Giovanni di Foligno, annulla l'arbitrato e condanna il convenuto alle spese del processo.
Perg. mm. 280x200. Collocazione: R, 8 (già 178)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 201.
[doc.1 - doc.2]

178. [1347] dic. 2, Roma.
Cola di Rienzo rende noto agli amministratori di alcuni comuni della bassa Sabina, Tarano, Torri, Aspra, Collevecchio, Stimigliano, Santo Polo, Selci, la sua decisione di richiamare il podestà che aveva inviato nelle loro terre, motivata dal prossimo arrivo a Roma del legato pontificio con cui desiderava concludere un accordo per riportare la pace nel territorio.
Sul verso, di mano coeva ma diversa da quella dello scriptor, i destinatari della lettera: "Nobilibus et providis viris hominibus et communitatibus Tarani, Turrii, Aspre, Collis Veteris, Stimilgiani, Sancto Poli et Silicii de Sabina carissimis nostris"
Perg. mm. 240x165. Collocazione: A, 23 (già 179)
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 202.
[doc.1 - doc.2]

179. 1349 gen. 23, Aspra.
Vendictus di Giovanni Vitalis di Aspra, essendo malato e non volendo morire intestato, rilascia le sue ultime volontà nominando suoi esecutori testamentari il prete Angelo, Ceccho Mathioni e Pietro di Paoluccio.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 203.
[doc.1 - doc.2]

1349 gen. 26, Aspra.
Matteo del fu Ianuarii Vitalis di Aspra, a suo nome ed a nome dei figli ed eredi del defunto Cinzio, rilascia una refutatio perpetua a Nardo di Cinzio di Giacomo di Giovanni Aspronis, rappresentante di Simone e Angeluccio, figli del fu Vendictus di ser Vitalis e di Giovanna, e di Pace e Maria, figlie del fu Matteo figlio del fu Vendictus.
A. PELLEGRINI, Le carte di Casperia (già Aspra). 1099-1349, n. 204.
Perg. mm. 650x160. Collocazione: I, 6 (già 180)
[doc.1 - doc.2]

180. 1351 nov. 3, Tarano.
Il vice tesoriere del comitato di Sabina, dopo il versamento di 22 fiorini d'oro, rilascia al comune di Aspra una refutatio generale.
Sul verso, di mano coeva: "Compositio communis Aspre".
Perg. mm. 455x155. Collocazione: E, 17 (già 181)
[doc.1 - doc.2]

181. 1352 apr. 12, Rieti.
Il consiglio generale dei consoli delle arti della città di Rieti nomina sindaco Pietro di Filippuccio di Rieti per la stipula di un atto di concordia e pacificazione fra i comuni di Aspra e Montasola. Atto di concordia e pacificazione tra i comuni di Aspra e Montasola.
Nella pergamena sono contenuti i due documenti regestati. Sul verso, di mano del sec. XIV: "Instrumentum pacis et remissionis inter castrum Aspre et Montis Asule".
Perg. mm. 775x200. Collocazione: Q, 9 (già 182)
[doc.1 - doc.2]

182. 1352 apr. 12, Rieti.
Copia autentica della pergamena 182.
Sul verso:"Instrumentum pacis et remissionis factum inter commune Aspre et Montis Asule per manus civitatis Reate".
Perg. mm. 680x250. Collocazione: L, 8 (già 184)
[doc.1 - doc.2]

183. 1352 mag. 12, Tarano.
Il tesoriere del comitato di Sabina, dietro il versamento di 20 fiorini d'oro, rilascia al comune di Aspra una refutatio generale.
Sul verso, di mano del sec. XIV: "Communis Aspre"; "Quietantia super excessibus".
Perg. mm. 460x185. Collocazione: E, 18 (già 183)
[doc.1 - doc.2]

184. 1353 giu. 18, Stimigliano.
Baschus Santi de Gomio, ufficiale della curia del Patrimonio, dichiara di aver ricevuto dal comune di Aspra, per la composizione di precedenti eccessi, la somma di 200 fiorini d'oro.
Perg. mm. 680x250. Collocazione: H, 9 (già 185)
[doc.1 - doc.2]

185. 1353 ago. 21, Tarano.
Il vicetesoriere del comitato di Sabina rilascia al comune di Aspra una refutatio generale dopo il pagamento di 50 fiorini d'oro.
Perg. mm. 380x175. Collocazione: D, 10 (già 187)
[doc.1 - doc.2]

186. 1353 ago. 21.
Copia autentica della pergamena 187.
Perg. mm. 310x285. Collocazione: G, 9 (già 186)
[doc.1 - doc.2]

187. 1355 feb. 9, (Tarano).
Il podestà di Tarano, sotto la pena di 1000 fiorini d'oro, rilascia al comune di Aspra una dichiarazione di sicurezza per l'ingresso e l'uscita da Tarano.
Perg. mm. 460x130. Collocazione: E, 19 (già 189)
[doc.1 - doc.2]

188. 1355 giu. 11, Tarano.

Il vicetesoriere del comitato di Sabina, dopo che il comune di Aspra ha versato 15 fiorini d'oro, rilascia una refutatio generale.
Perg. mm. 405x200. Collocazione: D, 11 (già 188)
[doc.1 - doc.2]

189. 1356 dic. 22, Tarano.
Il vicetesoriere del comitato di Sabina, dopo un pagamento di 25 fiorini d'oro, rilascia al comune di Aspra un'assoluzione generale per tutti i misfatti commessi sino al mese di dicembre dell'anno in corso.
Perg. mm. 230x140. Collocazione: A, 24 (già 190)
[doc.1 - doc.2]

190. 1358 mag. 10, Aspra.
Matheus Tadei, ricevuta come rimborso dal comune di Aspra la somma di 35 fiorini d'oro, rilascia a questo comune una reaffidatio.
Sul verso, di mano coeva: "In utile".
Perg. mm. 400x125. Collocazione: D, 13 (già 194)
[doc.1 - doc.2]

191. 1360 mar. 2, Aspra.
La comunità di Aspra nomina sindaco e procuratore Çucius di Paolo di Pietro di Giovanni di Aspra per la determinazione dei confini territoriali fra il comune di Aspra e quello di Torri.
Copia autentica eseguita il 10 giugno 1399.
Perg. mm. 425x320. Collocazione: G, 10 (già 195)
[doc.1 - doc.2]

192. 1362 nov. 21, Roccantica.
L'assemblea della comunità, su mandato e delibera del consiglio speciale, nomina Placente Lauri di Roccantica sindaco e procuratore del comune di Roccantica.
Sul verso, di mano coeva: "Scyndicatus communis Rocche Antique".
Perg. mm. 415x200. Collocazione: E, 20 (già 193)
[doc.1 - doc.2]

193. 1364 ott. 9, Aspra.
Silvestro di Berardo di Benedetto di Gentile di Aspra, essendo malato ma non volendo morire intestato, fa testamento.
Perg. mm. 470x160. Collocazione: H, 10 (già 196)
[doc.1 - doc.2]

194. 1365 ago. 30, Aspra.
Il consiglio generale e speciale delibera di rimborsare ad Antonio Lelli alcune somme da lui anticipate per il pagamento di vari salari.
Perg. mm 265x105. Collocazione: B, 18 (già 197)
[doc.1 - doc.2]

195. 1366 apr. 28, Aspra.
Il consiglio generale e speciale del comune di Aspra nomina sindaco Giovanni di Pietro di Andrea di Aspra per la composizione di malefici, colpe, eccessi e danni commessi da questo comune.
Perg. mm. 355x155. Collocazione: B, 19 (già 198)
[doc.1 - doc.2]

196. 1366 mag. 26 - 1367 mag. 25.
Nomina di un sindaco per il comune di Roccantica con lo scopo di presentare una querela contro il comune di Aspra.. 26 maggio 1366: Il comune di Roccantica presenta presso la curia generale del comitato di Sabina una querela contro quello di Aspra ed alcuni suoi uomini perché costoro, nel mese di dicembre del 1364, portarono aiuto ad Annichino di Bongardo e poi insieme ai suoi uomini si portarono contro Roccantica e la occuparono. L'assalto fu ripetuto poi nei mesi da gennaio ad agosto 1365. La stima dei danni subiti è di mille fiorini d'oro. 25 maggio 1367: Il comune di Roccantica nomina un sindaco per dirimere la questione coin il comune di Aspra. 26 maggio 1367: Nomina di due procuratori da parte del comune di Aspra e dei singoli uomini per la difesa dalle accuse del comune di Roccantica. 26 maggio 1367: Presentazione della difesa del comune di Aspra e dei singoli uomini
Perg. mm. 825x315 Collocazione: Q, 10 (già 199)
[doc.1 - doc.2]


Pergamene, 1367-1373
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197. 1367 apr. 28, Aspra.
La comunità di Aspra nomina Giovanni [..] di Aspra sindaco e procuratore per contrarre un mutuo di 1500 fiorini d'oro.
Perg. mm. 440x170. Collocazione: E, 21 (già 201)
[doc.1 - doc.2]

198. 1367 mag. 27 - ago. 6.
Presentazione di eccezioni, di repliche e controrepliche da parte dei procuratori delle due comunità.
Perg. mm. 840x335. Collocazione: Q, 11 (già 200)
[doc.1 - doc.2]

199. 1367 giu. 7, Tarano.
Il vicetesoriere del comitato di Sabina, dopo il pagamento di 100 fiorini d'oro, rilascia al comune di Aspra un'assoluzione generale per tutte le malefatte commesse fino al 4 di aprile dell'anno in corso.
Copia autentica del documento è nella pergamena n. 191.
Perg. mm. 390x165. Collocazione: D, 12 (già 192)
[doc.1 - doc.2]

200. 1367 giu. 7, Tarano.
Copia autentica della pergamena 192 eseguita il 31 maggio 1361.
Sul verso: "Quedam refutatio".
Perg. mm. 570x160. Collocazione: I, 7 (già 191)
[doc.1 - doc.2]

201. 1367 giu. 8.
Il sindaco di Aspra, Butius Francischicti di Aspra, presenta al giudice e vicario generale del comitato di Sabina un appello contro la petizione presentata dal comune di Roccantica avversa al comune di Aspra.
Perg. mm. 290x195. Collocazione: C, 18 (già 202)
[doc.1 - doc.2]

202. 1367 ago. 14, Viterbo.
Il camerario pontificio, l'arcivescovo Arnaldo, informa il tesoriere generale del comitato di Sabina che il comune di Aspra ha versato alla Camera apostolica la somma di 1500 fiorini d'oro.
Copia eseguita il 16 agosto 1367.
Perg. mm. 290x195. Collocazione: H, 11 (già 203)
[doc.1 - doc.2]

203. 1367 ago. 15, Poggio Catino.

Ampictus del fu Petrochi e Antonio Lelli Petrochi de Rocca Tebaldesca rilasciano al comune di Aspra una refutatio.
Perg. mm. 560x125. Collocazione: I, 8 (già 204)
[doc.1 - doc.2]

204. 1367 set. 24, Tarano.
Domenico di Matteo di Tarano presenta al tesoriere del comitato di Sabina un'istanza per ritirare un appello contro il comune di Roccantica.
Perg. mm. 575x120. Collocazione: I, 9 (già 205)
[doc.1 - doc.2]

205. 1367 ott. 16, Tarano.
Il sindaco di Aspra, Butius Francischicti di Aspra, presenta una petizione al giudice e vicario generale del comitato di Sabina.
Perg. mm. 345x135. Collocazione: B, 20 (già 207)
[doc.1 - doc.2]

206. 1367 nov. 9, Roma.
Il camerario del pontefice diffida il comune di Aspra al pagamento della somma di 1500 fiorini d'oro, somma sentenziata per l'aiuto dato dal comune di Aspra ad Annichino di Bongardo.
Copia autentica eseguita il 2 dicembre 1367.
Perg. mm. 530x255. Collocazione: L, 9 (già 208)
[doc.1 - doc.2]

207. 1367 nov. 9, Roma.
Copia autentica della pergamena 208 eseguita il 2 dicembre 1367.
Perg. mm. 720x140. Collocazione: P, 14 (già 209)
[doc.1 - doc.2]

208. 1367 dic. 8, territorio di Aspra.
Il sindaco di Roccantica ritratta tutte le villanie e le offese portate contro il comune di Aspra.
Perg. mm. 585x150. Collocazione: I, 10 (già 206)
[doc.1 - doc.2]

209. 1367 dic. 17, (Roccantica).
La comunità di Roccantica nomina Benedetto di Giovanni di Leone di Roccantica sindaco e procuratore per ricevere dal comune di Aspra 60 fiorini d'oro.
Perg. mm. 590x165. Collocazione: I, 11 (già 210)
[doc.1 - doc.2]

210. 1367 dic. 24, Roccantica.
Il sindaco di Roccantica rilascia una refutatio al comune di Aspra.
Perg. mm. 500x175. Collocazione: H, 12 (già 211)
[doc.1 - doc.2]

211. 1368 giu. 29, Montefiascone.
Urbano V condona al comune di Aspra la pena di 1000 fiorini, abolisce il bando e toglie l'interdetto contro il medesimo comune.
Sulla plica: "R.G. Carbonelli"; "Post ascultationem ponatur taxa".
Perg. mm. 440x550. Collocazione: N, 2 (già 214)
[doc.1 - doc.2]

212. 1368 giu. 29, Montefiascone.
Copia autentica della pergamena 214 eseguita il 3 agosto 1368.
Sul verso, di mano coeva: "Quidam bulla specialis remissionis excessium commissorum per Asprenses"; "Post ascultationem ponatur taxis"; "R. G. Carbanelli"; "die V mensis [.] productum fuerit dictum Barnabas per Lucium Francisconi de [..] sindici sindici et procuratores communis Aspre nomine ipsius communis ad defensionem dicti communis coram supradicto domino...".
Perg. mm. 340x490. Collocazione: F, 3 (già 212)
[doc.1 - doc.2]

213. 1368 giu. 29, Montefiascone.
Copia autentica della pergamena 214 eseguita il 15 settembre 1370.
Perg. mm. 400x350. Collocazione: M, 8 (già 218)
[doc.1 - doc.2]

214. 1368 lug. 12, Montefiascone.
Il tesoriere del comitato di Sabina rilascia al comune di Aspra, dopo un versamento di 1000 fiorini d'oro, una refutatio generale per alcuni eccessi, insulti e malefici.
Sul verso, di mano coeva: "Refutatio communis Aspre de mille florenorum solutorum ecclesie Romane per me Matheum Tadei de castro Aspre".
Perg. mm. 515x205. Collocazione: H, 13 (già 213)
[doc.1 - doc.2]

215. 1369 ago. 8, Assisi.
Egidio, vescovo di Tuscolo, vicario in temporalibus, esorta gli ufficiali del comitato di Sabina affinché, attenendosi alla grazia concessa dal pontefice Urbano V al comune di Aspra, tolgano il bando a detto comune e lo cancellino dai registri dei condannati.
Sul verso, di mano coeva: "S. folio VI°"; "[..] absolutionis quorundam Asprensium condepnatorum [..]".
Perg. mm. 315x600. Collocazione: M, 7 (già 216)
[doc.1 - doc.2]

216. 1369 nov. 24, Foro Sabinense.
Giacomo di Pietro ferrario di Aspra vende a Giovanni di Pietro ferrario due suoi pezzi di terra posti in pertinenza del castrum di Aspra nei vocaboli Planum de Rubeis e Silve Casalis.
Perg. mm. 405x215. Collocazione: D, 14 (già 215)
[doc.1 - doc.2]

217. 1370 giu.5, Laterano.
Cappellani e canonici della cattedrale lateranense consentono ad una permuta che il reverendo Oddone di Teobaldo di Sant'Eustachio ha fatto con alcune terre poste nel territorio del castrum di Aspra spettanti alla chiesa di s. Pietro in Asciano e tenute dalla famiglia del Sant'Eustachio.
Perg. mm. 510x220. Collocazione: H, 14 (già 217)
[doc.1 - doc.2]

218. 1371 feb. 17, Spoleto.
Il recettore generale in Italia per la Chiesa romana, Pietro Rattoncini, rilascia al comune di Aspra una quietanza di 100 fiorini d'oro.
Perg. mm. 265x145. Collocazione: A, 25 (già 219)
[doc.1 - doc.2]

219. 1371 mar. 3.
Giovanni Guidotii di Montefiascone, esattore del focatico per la guerra contro Perugia, rilascia al comune di Aspra una quietanza di 90 fiorini d'oro quale residuo dei 260 dovuti per i 160 focolari del comune.
Perg. mm. 230x135. Collocazione: A, 26 (già 220)
[doc.1 - doc.2]

220. 1372 giu. 18, Aspra.
Il consiglio speciale e la giunta del comune nominano quattro sindaci, Matteo di Taddeo, Giovanni di Francesco, Pietro di Domenico, Simone di Giovanni, per concordare la nomina di Niccolò de Ponis de Raineriis di Perugia a podestà del comune di Aspra.
Perg. mm. 640x155. Collocazione: I, 12 (già 221)
[doc.1 - doc.2]

221. 1372 giu. 18, Perugia.
Il cardinale Filippo, vescovo di Sabina, avendo Niccolò de Ponis de Raineriis di Perugia presentato istanza a favore del comune di Aspra, colpevole di non aver scolpite sul sigillo del comune le armi e le chiavi della Chiesa, ordina al vice tesoriere del comitato che il processo intentato contro il comune di Aspra sia da ritenere cassato e pertanto sia sospesa qualsiasi molestia contro persone e cose di detto comune.
Sulla plica :"Raphael de Fulquinus"; "Visa per me". Sul verso: "Bulla absolutionis quod in sigillo communis non erant sculpite claves et arma ecclesie".
Perg. mm. 320x445. Collocazione: G, 11 (già 222)
[doc.1 - doc.2]

222. 1372 lug. 8, Aspra.
I quattro sindaci di Aspra, eletti dal comune il 18 giugno dello stesso anno, chiedono al vescovo di Narni Guiliermo, commissario del pontefice Gregorio XI per l'investitura di Niccolò de Ponis de Raineriis a podestà fino a terza generazione mascolina, che il nobile Niccolò s'impegni a rispettare tutti i diritti, statuti, consuetudini, privilegi ed ordinamenti vigenti nel comune.
Perg. mm. 545x260. Collocazione: M, 9 (già 223)
[doc.1 - doc.2]

223. 1372 lug. 9, Aspra.
Il consiglio generale e speciale e alcuni massari, nominati singolarmente, nominano sindaco Buctium Francischicti di Aspra per l'accettazione alla podesteria di Niccolò de Ponis de Raineriis di Perugia. Il consiglio accetta che il nobile Niccolò Ponis di Perugia assuma l'ufficio di podesteria per sé, i figli e nipoti fino alla terza generazione mascolina.
Perg. mm 700x180. Collocazione: L, 10 (già 224)
[doc.1 - doc.2]

224. 1373 ott. 20, Perugia.
Il depositario della Camera apostolica dichiara di aver ricevuto da Burgarutio di Niccolò de Ponis de Raineriis di Perugia, per conto e nome del comune di Aspra, cinquanta ducati d'oro per una composizione relativa a precedenti bandi e condanne.
Perg. mm. 295x135. Collocazione: A, 27 (già 225)
[doc.1 - doc.2]


Pergamene, 1374-1435
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225. 1374 mar. 10, Perugia.
Il depositario della Camera apostolica dichiara di aver ricevuto dal comune di Aspra, per mano di Angelo di Stefano di Aspra, 45 fiorini degli 80 ducati dovuti per la composizione di alcuni bandi, processi e condanne commessi fino al 20 novembre 1373.
Perg. mm. 390x140. Collocazione: D, 15 (già 227)
[doc.1 - doc.2]

226. 1374 apr. 7, Perugia.
Il depositario della Camera apostolica dichiara di aver ricevuto dal comune di Aspra, per mano di Piero Dominici, 23 ducati quale residuo di 200 ducati d'oro dovuti per la composizione di bandi, e condanne per fatti commessi fino al 28 novembre 1373, salvo alcuni omicidi dei quali ancora non è stata fatta la pace.
Perg. mm. 400x135. Collocazione: D, 16 (già 228)
[doc.1 - doc.2]

227. 1374 apr. 12, Perugia.
L'abate Geraldo, rettore del comitato di Sabina, ordina che i processi, i bandi e le condanne emesse contro il comune di Aspra e le singole persone dello stesso comune vengano cancellati.
La copia autentica di questo privilegio si trova nella pergamena n. 229. Sul verso: "Communis castri Aspre".
Perg. mm. 310x455. Collocazione: F, 5 (già 230)
[doc.1 - doc.2]

228. 1374 apr. 12, Perugia.
Copia autentica della pergamena 230 eseguita il 28 luglio 1374.
Sul verso: "Copia privilegi remissionis omnium delictorum commissorum per commune et speciales personas"; "Rxta sol. XXXVI a.".
Perg. mm. 320x480. Collocazione: F, 4 (già 229)
[doc.1 - doc.2]

229. 1374 ott. 6, Avignone.
Gregorio XI concede al domicello perugino Niccolò de Ponis de Raineriis, ai suoi figli e nipoti fino a terza generazione mascolina l'investitura a podestà del comune di Aspra.
Copia di una copia eseguita il 29 nov. 1376.
Perg. mm. 645x470. Collocazione: O, 7 (già 231)
[doc.1 - doc.2]

230. 1374 dic. 18, Perugia.
Il depositario della Camera apostolica dichiara di aver riceuto dal comune di Aspra 50 fiorini d'oro come soluzione di un sussidio di nuova imposizione.
Perg. mm. 330 Collocazione: B, 21 (già 232)
[doc.1 - doc.2]

231. 1375 gen. 29, Perugia.
Il depositario della Camera apostolica dichiara di aver ricevuto dal comune di Aspra 127 fiorini d'oro come residuo e completamento della soluzione di un sussidio di nuova imposizione.
Perg. mm. 300x145. Collocazione: B, 22 (già 233)
[doc.1 - doc.2]

232. 1375 mag. 8, Perugia.
Il rettore e capitano generale del Patrimonio e del comitato di Sabina, Nicolò Orsini di Nola, comunica a Borgarutio di Nicolò de Ponis de Raineriis l'investitura a podestà del comune di Aspra.
Sul verso: "Copia privilegi Burgarutio de Ponis".
Perg. mm. 680x460. Collocazione: O, 8 (già 234)
[doc.1 - doc.2]

233. 1375 set. 13, Aspra.
Giovanni di Nicola di Angelo di Aspra dona al comune di Aspra diritti ed actiones che gli competono sul monte La musca ed il monte La nucella posti nel territorio del comune.
Sul verso: "Instrumentum donationis facte [.] a Iohanne Nicolai communi Aspre de monte Lamusca [.] monte Lanucella".
Perg. mm. 565x155. Collocazione: I, 13 (già 226)
[doc.1 - doc.2]

234. 1376 feb. 18, Roma.
Alla presenza dei governatori della pace e della libertà del popolo romano, il sindaco di Aspra, Lorenzo di Nicolò, cittadino romano, su mandato speciale del comune di Aspra, sottoscrive un patto con il quale il comune da lui rappresentato si pone sotto il dominio e la protezione del popolo romano con la piena libertà di nominare a podestà un nobile romano.
Sul verso: "Acta et capitula cum Romano populo".
Perg. mm. 505x315. Collocazione: M, 10 (già 235)
[doc.1 - doc.2]

235. 1376 giu. 4, Aspra.
I sindaci di Aspra e Roccantica compongono ogni lite e discordia esistente fra i loro due comuni.
Nella pergamena vi sono due documenti recanti la stessa data. Una macchia estesa all'estremo lembo superiore.
Perg. mm. 640x180. Collocazione: I, 14 (già 236)
[doc.1 - doc.2]

236. 1376 giu. 9, Aspra.
I sindaci di Aspra e Roccantica riconoscono ancora validi i termini dell'arbitrato fatto a suo tempo dal nobile romano Riccardo di Pietro Iaquinti.
Perg. mm. 485x165. Collocazione: H, 15 (già 237)
[doc.1 - doc.2]

237. 1380 lug. 30, Aspra.
Il consiglio del comune di Aspra nomina sindaco Stefano Basile perché scelga un podestà fra alcuni nobili romani.
Perg. mm. 420x200. Collocazione: E, 22 (già 238)
[doc.1 - doc.2]

238. 1381 ott. 20, Aspra.
Çutius Iannocchi di Aspra rilascia una refutatio generale a Sofia, figlia ed erede del fu Sabatelli Iannocchi, ed alle sorelle di Giovanni di Cecco del qd. Leonardo di Aspra.
Sul verso una nota coeva spiega in quale occasione fu esibito il documento contenuto nella pergamena.
Perg. mm. 530x165. Collocazione: H, 16 (già 239)
[doc.1 - doc.2]

239. 1387 ago. 9, Roma.
I conservatori della camera Urbis rilasciano al comune di Aspra una reaffidatio ed una remissione generale.
Perg. mm. 540x450. Collocazione: O, 9 (già 241)
[doc.1 - doc.2]

240. 1387 set. 7, Roccantica.
Il consiglio generale e speciale di Roccantica nomina sindaco Stefano di Domenico di Roccantica per la composizione di alcuni malefici, colpe, eccessi, delitti e ruberie fra i comuni di Roccantica ed Aspra.
Perg. mm. 545x145. Collocazione: H, 17 (già 240)
[doc.1 - doc.2]

241. 1391 mag. 15 - 1406 mar. 3, Visso.
Processo intentato da Paolo de Patianis da Visso.
Copia autentica eseguita il 16 febbraio1413.
Perg. mm. 915x280. Collocazione: R, 10 (già 279)
[doc.1 - doc.2]

242. 1391 ago. 19, Roma.
Giovanni di Sant'Eustachio dona al comune di Aspra il castrum Montis filiorum Ugonis pervenutogli nell'aprile 1368 da Alberico connestabile dei regni di Apulia e [Sicilia].
Sul verso: "nobilibus communi, universitatibus et hominibus castri Aspre".
Perg. mm. 155x275. Collocazione: A, 28 (già 242)
[doc.1 - doc.2]

243. 1396, 1401, 1402.
I tesorieri del comitato di Sabina il 13 gennaio 1396 da Narni, il 5 luglio 1401 da Tarano e il 30 giugno 1402 da Montebuono, rilasciano al comune di Aspra quietanze rispettivamente per 2 libbre di provisini e 2 soldi, per 7 libbre di provisini e 10 soldi e per 10 libbre di provisini e 7 soldi. Tali versamenti sono relativi al censo che doveva essere versato per la festa dei ss. Pietro e Paolo.
Perg. mm. 575x190. Collocazione: I, 15 (già 243)
[doc.1 - doc.2]

244. 1400 mar. 8.
Romanello Thome Boccaphase del rione Colonna rilascia al comune di Aspra una refutatio al comune di Aspra e ad alcune singole persone.
Perg. mm. 515x295. Collocazione: M, 11 (già 244)
[doc.1 - doc.2]

245. 1401 giu. 23, Roma.
Bonifacio IX concede a Paolo Savelli una remissione per la sua ribellione e per aver occupato il territorio di Aspra e Cicignano e i distretti di Tarano, Montebuono e Rocchette.
Copia autentica di questa bolla è contenuta nella perg. 245. Sul verso, di mano coeva: "Bulla remissionis concesse a papa Bonifatio Paulo de S(abellis) et Aspre de omnibus excessibus et cetera".
Perg. mm. 460x600. Collocazione: F, 6 (già 247)
[doc.1 - doc.2]

246. 1401 giu. 23, Roma.
Copia autentica della pergamena 247 eseguita il 19 luglio1401.
Sul verso: "Copia bulle remissionis concesse a papa Bonifatio domino Paulo de S(abellis) de omnibus excessibus etcetera".
Perg. mm. 645x545. Collocazione: L, 11 (già 245)
[doc.1 - doc.2]

247. 1401 dic. 4, Cantalupo.
Andrea di Matteo di Nicola di Cantalupo vende ad Antonio Angelutii di Pietro di Paoluccio di Aspra un pezzo di terra posto nel comune di Aspra nel vocabolo Fons Mariani.
Perg. mm. 535x215. Collocazione: H, 18 (già 246)
[doc.1 - doc.2]

248. 1405 feb. 2, Roma.
Il camerario del pontefice, il vescovo Corrado, comunica a Paolo Savelli che, secondo i voleri del pontefice, ha dato disposizione ai capitani ed ufficiali della Chiesa romana che al presente ed in futuro non turbino né molestino o inquietino i castra ed i singoli uomini di Aspra, Montasola, Forano.
Copia utentica eseguita il 26 novembre 1420.
Perg. mm. 565x360. Collocazione: M, 12 (già 251)
[doc.1 - doc.2]

249. 1408 nov. 12, Roma.
Quietanze per somme pagate e da pagare dal comune di Aspra negli anni futuri per la composizione di alcune condanne.
Sul verso sono riportate due registrazioni del 1410 mar. 3.
Perg. mm. 615x215. Collocazione: I, 16 (già 248)
[doc.1 - doc.2]

250. 1409 mar. 16, Roma.
Ladislao, re d'Ungheria, di Gerusalemme e di Sicilia, nonché senatore di Roma ribadisce agli ufficiali del comitato di Sabina quanto stabilito in precedenza dal pontefice Bonifacio IX: le terre di Tarano, Montebuono, Aspra, Rocchette, Forano e Mons ad solis non sono tenute al pagamento del sale e del focatico.
Perg. mm.250x140. Collocazione: A, 29 (già 257)
[doc.1 - doc.2]

251. 1411 dic. 31, Aspra.
Cola Iannis Blaxii di Aspra assume la tutela dei suoi nipoti, Benedetto e Giovanni, figli del defunto Santo di Giovanni Blaxii di Aspra.
Sul verso: "d.d. BASTARDELLUS [..] datorum 1499".
Perg. mm. 315x300. Collocazione: G, 12 (già 249)
[doc.1 - doc.2]

252. 1412 gen. 9, Roma.
Giovanni XXIII notifica al vescovo di Città di Castello la sua decisione di concedere al comune di Aspra il permesso di instituire un hospitale ad usum pauperorum come espresso nelle ultime volontà del laico Cola Andree Iohannis Angeli.
Sulla plica: "M. de Guadagnis".
Perg. mm. 355x510. Collocazione: N, 3 (già 250)
[doc.1 - doc.2]

253. 1422 giu. 5, Roma.
Martino V concede al comune di Aspra il privilegio dell'esenzione dal pagamento del sale e del focatico.
Copia autentica eseguita il 3 novembre 1422.
Perg. mm. 675x310. Collocazione: L, 12 (già 252)
[doc.1 - doc.2]

254. 1435 ott. 4, Roccantica.
Giovanna del fu Amicutii Ciccherii di Roccantica, già moglie di Matteo ferrario di Tancia, non volendo morire intestata, manifesta le sue ultime volontà.
Sul verso: "Iohanna Mathey [.]", e la firma di "Durante Valentini".
Perg. mm. 440x150. Collocazione: D, 17 (già 253)
[doc.1 - doc.2]


Pergamene, 1437-1639
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255. 1437 giu. 14, Roma.
Ludovico Bianchi, notaio procuratore di Battista Savelli, presenta a Baldassarre de Vino, uditore delle cause della curia di Giuliano vescovo di Firenze, un appello contro Giovanni abate del monastero di Farfa.
Sul verso l'intestazione del volume a cui la pergamena fungeva da copertina: "Fabritii 1535 1536".
Perg. mm. 500x350. Collocazione: N, 13 (già 322)
[doc.1 - doc.2]

256. 1447 nov. 14, Cantalupo.
Crispoferus di Antonio Bactiferri di Aspra vende ad Angelo di Domenico ferrario di Aspra un pezzo di terra posto nel comune di Aspra nel vocabolo Cerqueti Valle.
Perg. mm. 320x170. Collocazione: B, 23 (già 254)
[doc.1 - doc.2]

257. 1449 lug. 7, Poggio Catino.
Processo fra il nobile Angelo de Ursinis e i suoi sudditi da una parte e il comune di Roccantica dall'altra per la definizione dei confini fra Roccantica ed il castrum di Tancia.
Sul verso firma di "Durante Valentini".
Perg. mm. 900x570. Collocazione: R, 9 (già 255)
[doc.1 - doc.2]

258. 1454 giu. 26, Aspra.
Il vicedomino di Sabina, Francesco de Gallesio, ed il vescovo di Sabina, Isidoro, rilasciano una quietanza ad alcuni uomini di Aspra quale residuo di pagamenti precedenti.
Sul verso: "Refutatio facta hominibus castri Aspre a vicedomino Sabinensi de omnibus residuis ipsi vicedomino".
Perg. mm. 345x160. Collocazione: B, 24 (già 256)
[doc.1 - doc.2]

259. 1467 ago. 3, Aspra.
Massimo di Antonio di Poggio Perugino vende al comune di Aspra un pezzo di terra in parte boschivo ed in parte lavorativo.
Copia autentica eseguita il 5 agosto 1508.
Perg. mm. 480x225. Collocazione: H, 19 (già 258)
[doc.1 - doc.2]

260. 1470 gen. 18, Città di Castello.
Domenico de Gazolo, abitante di Città di Castello, vende ad Angelo di Giacomo Carosi di Città di Castello un pezzo di terra.
Perg. mm. 440x280. Collocazione: G, 19 (già 321)
[doc.1 - doc.2]

261. 1481 mag. 3, Aspra.
Silvestro Angneluctii di Aspra vende a Bartho(lomeo) Adde di Aspra un pezzo di terra posto nel comune di Aspra nel vocabolo Collis.
Perg. mm. 485x190. Collocazione: E, 23 (già 259)
[doc.1 - doc.2]

262. [post 1481 ago. 3].
Lettera dell'arciprete di s. Paolo, Angelo, attinente il possesso da parte della Chiesa di un mulino sito nel territorio di Cottanello. La lettera contiene al suo interno due brevi pontifici: il primo di Paolo II del 1465, maggio 18, e il secondo di Sisto IV del 1481,agosto 3.
Perg. mm. 410x295. Collocazione: G, 13 (già 260)
[doc.1 - doc.2]

263. 1485 gen. 31, Roma.
Il vescovo ostiense Giuliano concede ad Antonio Lavetta di Aspra che qualche discreto ed idoneo prete secolare o religioso possa scegliere il confessore.
Perg. mm. 275x410. Collocazione: G, 14 (già 262)
[doc.1 - doc.2]

264. 1485 ott. 28, Aspra.
Il sindaco di Aspra, Cola di Pietro di Cola di Andrea, a nome del consiglio e del comune di Aspra, vende ad Andrea Lellotii di Aspra uno spazio sotterraneo per la gestione di un macello.
Perg. mm. 400x160. Collocazione: D, 18 (già 261)
[doc.1 - doc.2]

265. 1489 mar. 26, Aspra.
Giovanni Sabatelli di Vitale di Aspra vende al comune di Aspra un pezzo di terra in vocabolo Legarano.
Perg. mm. 370x250. Collocazione: G, 15 (già 263)
[doc.1 - doc.2]

266. 1499 giu. 4, Torri.
Pietro di Menico Stolti di Torri vende a Giovanni di Paolo di Torri un pezzo di terra posto nel vocabolo Le valli Lopere.
Perg. mm. 530x210. Collocazione: H, 20 (già 264)
[doc.1 - doc.2]

267. 1501 apr. 4, Poggio Catino.
Francesca del fu Sabatutii di Poggio Catino, moglie di Statii Sandis Statii, vende a Clomeni di Antonio di Roccantica un pezzo di terra posto in territorio di Catino e Poggio Catino nel vocabolo Pantana.
Sul verso: "Venditio facta per Francesca Statis".
Perg. mm. 440x195. Collocazione: D, 19 (già 265)
[doc.1 - doc.2]

268. 1510 nov. 3, Bologna.
Giulio II informa il vescovo di Nepi di avergli inviato la supplica del cardinale Agemensis in Puglia e gli chiede di soddisfare le di lui richieste nei giusti limiti.
Sul verso: "Dilecto filio venerabilis fratris episcopi Nepesini vicario in spiritualibus generali".
Perg. mm. 105x500. Collocazione: H, 21 (già 266)
[doc.1 - doc.2]

269. 1512 apr. 10, Fermo.
Il vescovo di Fermo, Philippus Porcellus, esenta dalla presenza all'ordinazione di alcuni sacerdoti nella sua diocesi.
Sul verso: "Cosa ecclesia" e la firma di "Durante Valentini".
Perg. mm. 255x335. Collocazione: G, 16 (già 267)
[doc.1 - doc.2]

270. 1520.
Domanda di rimborso spese in scudi e una copia di contratto.
Sul verso: "Ephemerides anno salutifere incarnationis 1520".
Perg. mm. 210x135. Collocazione: A, 31 (già 276)
[doc.1 - doc.2]

271. 1522 feb. 26, Roma.
Il vescovo di Sabina chiede al prete di Catino, il nobile Ignatio Adalberto del fu Nicolò di Santo di Catino, di accertare la nobiltà e i meriti del nobile Giacomo de Ranutiis di Tarano.
Perg. mm. 365x465. Collocazione: N, 4 (già 268)
[doc.1 - doc.2]

272. 1522 mar. 21.
Il vicedomino di Sabina, Silvio Falconi, concede ad Antonio Nicolò Oddi, chierico della diocesi di Sabina, il canonicato e le prebende della chiesa di s. Valentino in Roccantica.
Perg. mm. 265x380. Collocazione: G, 17 (già 269)
[doc.1 - doc.2]

273. 1529 apr. 13,Torri.
Paolo di Benedetto di Anselmo di Torri vende a Francesco alias [...] di Matteo di Damiano di Torri un pezzo di terra posto in territorio di Torri nel vocabolo Valli Lapira.
Perg. mm. 575x225. Collocazione: L, 13 (già 277)
[doc.1 - doc.2]

274. 1555 (?) 19, [Roma].
Lettera del protonotario apostolico.
Perg. mm. 220x400; lacunosa. Collocazione: G, 18 (già 273)
[doc.1 - doc.2]

275. 1587 apr. 28, Roma.
Il protonotario apostolico, Agostino Curavus, cita in giudizio il comune di Aspra.
Perg. mm. 210x300. Collocazione: N, 5 (già 270)
[doc.1 - doc.2]

276. 1593 gen. 27, Roma.
Clemente VIII scrive in merito alla ristrutturazione ed amplimento del seminario di Magliano Sabina.
Copia autentica eseguita nella stessa Camera apostolica il 4 gennaio1595.
Perg. mm. 355x510. Collocazione: N, 7 (già 278)
[doc.1 - doc.2]

277. 1594 mar. 5, Roma.
Il tesoriere generale della Camera Apostolica, Bartolomeo Cesi, invia nella terra di Aspra le tasse che debbono essere osservate.
Intestazione con tre stemmi policromi: "Tasse da osservarsi nella terra d'Aspra in Sabina dal podestà notario attuario et castallo che saranno per li tempi et altri notarii per ordine dell'illustrissimo monsignor Bartolomeo Cesi thesoriero generale di Nostro Signore Clemente VIII et de ordine et commessione di Sua Beatitudine ".
Perg. mm.840x650. Collocazione: N, 6 (già 271)
[doc.1 - doc.2]

278. 1602 mag. 7, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Marcello Lante.
Perg. mm. 220x320. Collocazione: C, 20 (già 282)
[doc.1 - doc.2]

279. 1602 mag. 18, Roma.
Il protonotario apostolico Marcello Lante accetta un'istanza presentata dal comune di Aspra.
Perg. mm. 210x140. Collocazione: A, 32 (già 281)
[doc.1 - doc.2]

280. 1602 dic. 4, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Domenico Maria Cursius.
Perg. mm. 230x320. Collocazione: C, 21 (già 285)
[doc.1 - doc.2]

281. 1604 gen. 31, Roma.
Il cardinale Aldobrandini, camerario di S.R.E., concede alla comunità di Aspra tutti gli emolumenti e proventi delle pene dei danni dati.
Sulla plica: "Iacobus Bulgarinus".
Perg. mm. 325x450; lacunosa. Collocazione: F, 8 (già 283)
[doc.1 - doc.2]

282. 1620 ott. 7, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Aloysius de Aquino.
Perg. mm. 240x360. Collocazione: A, 34 (già 286)
[doc.1 - doc.2]

283. 1622 dic. 14, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Aloysius de Aquino.
Perg. mm. 155x225. Collocazione: A, 33 (già 284)
[doc.1 - doc.2]

284. 1639 gen., Volterra.
L'arcidiacono della cattedrale di Volterra, a nome del vescovo di Volterra, assegna a Nicolò de Lopis la cappellania della chiesa di Volterra.
Perg. mm. 400x410; lacunosa. Collocazione: N, 8 (già 280)
[doc.1 - doc.2]

285. 1639 apr. 27, Roma.

Urbano VIII, constatata l'onestà e la probità del chierico lateranense Michele del fu Giacomo de Felicianis, gli concede una pensione annua, libera et immune, di venticinque scudi.
Sulla plica: "Habram".
Perg. mm. 350x480. Collocazione: F, 7 (già 272)
[doc.1]


Pergamene, 1651-1729
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286. 1651 lug. 21, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Caffarellus.
Perg. mm. 220x142. Collocazione: A, 35 (già 287)
[doc.1 - doc.2]

287. 1657 gen. 12, Roma.
Lettera del protonotario apostolico OdoardoVecchiarelli.
Perg. mm. 155x210. Collocazione: A, 37 (già 290)
[doc.1 - doc.2]

288. 1658 ago. 20, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Odoardo Vecchiarelli.
Perg. mm. 355x223. Collocazione: C, 22 (già 288)
[doc.1 - doc.2]

289. 1659 nov. 4, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Odoardo Vecchiarelli.
Perg. mm. 152x225. Collocazione: A, 36 (già 289)
[doc.1 - doc.2]

290. 1660 mag. 14, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Paluzzo Albertoni.
Perg. mm. 152x225. Collocazione: A, 38 (già 291)
[doc.1 - doc.2]

291. 1661 nov. 29, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Paluzzo Albertoni.
Perg. mm. 215x127. Collocazione: A, 39 (già 292)
[doc.1 - doc.2]

292. 1662 giu. 7, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Paluzzo Albertoni.
Perg. mm. 167x230. Collocazione: A, 41 (già 294)
[doc.1 - doc.2]

293. 1662 ott. 11, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Paluzzo Albertoni.
Perg. mm. 150x225. Collocazione: A, 40 (già 293)
[doc.1 - doc.2]

294. 1663 set. 21, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Paluzzo Albertoni.
Perg. mm. 230x123. Collocazione: A, 42 (già 295)
[doc.1 - doc.2]

295. 1664 giu. 19, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Carlo Marini.
Perg. mm. 180x236. Collocazione: A, 43 (già 296)
[doc.1 - doc.2]

296. 1672 gen. 11, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Aloysius de Aquino.
Perg. mm. 250x180. Collocazione: A, 46 (già 299)
[doc.1 - doc.2]

297. 1672 feb. 19, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Aloysius de Aquino.
Perg. mm. 225x135. Collocazione: A, 45 (già 298)
[doc.1 - doc.2]

298. 1672 mag. 24, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Aloysius de Aquino.
Perg. mm. 250x183. Collocazione: A, 44 (già 297)
[doc.1 - doc.2]

299. 1673 mag. 5, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Aloysius de Aquino.
Perg. mm. 225x147. Collocazione: A, 47 (già 300)
[doc.1 - doc.2]

300. 1674 feb. 16, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Aloysius de Aquino.
Perg. mm. 230x130. Collocazione: A, 49 (già 302)
[doc.1 - doc.2]

301. 1674 mag. 9, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Aloysius de Aquino.
Perg. mm. 220x130. Collocazione: A, 48 (già 301)
[doc.1 - doc.2]

302. 1674 mag. 29, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Aloysius de Aquino.
Perg. mm. 230x150. Collocazione: A, 50 (già 303)
[doc.1 - doc.2]

303. 1674 dic. 14, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Aloysius de Aquino.
Perg. mm. 155x223. Collocazione: A, 51 (già 304)
[doc.1 - doc.2]

304. 1675 giu. 17, Roma.
Lettera del card. Paluzzo Altieri.
Perg. mm. 228x125. Collocazione: A, 53 (già 306)
[doc.1 - doc.2]

305. 1676 ago. 18, Roma.

Lettera del card. Francesco Barberini.
Sul recto, in basso, sono incollati tre sigilli cartacei dei cardd. Francesco Albizi, Francesco Barberini e "Bonaccursius".
Perg. mm. 225x130. Collocazione: A, 52 (già 305)
[doc.1 - doc.2]

306. 1677 lug. 13, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Aloysius de Aquino.
Perg. mm. 280x182. Collocazione: C, 23 (già 307)
[doc.1 - doc.2]

307. 1686 feb. 20.
Citazione nella richiesta del creditore Marco Antonio de Hieronimis contro il debitore del q. Giuseppe de Hieronimis.
Perg. mm. 240x440. Collocazione: A, 61 (già 324)
[doc.1 - doc.2]

308. 1686 mar. 23, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Carlo Marini.
Perg. mm. 310x202. Collocazione: C, 24 (già 308)
[doc.1 - doc.2]

309. 1697 set. 18, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Carlo Marini.
Perg. mm. 165x223. Collocazione: A, 54 (già 309)
[doc.1 - doc.2]

310. 1701 set. 25, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Carlo Marini.
Perg. mm. 250x125. Collocazione: A, 55 (già 310)
[doc.1 - doc.2]

311. 1707 set. 6, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Carlo Marini.
Perg. mm. 153x224. Collocazione: A, 56 (già 311)
[doc.1 - doc.2]

312. 1709 lug. 5, Roma.
Lettera del protonotario apostolico Carlo Marini.
Perg. mm. 180x225. Collocazione: A, 57 (già 312)
[doc.1 - doc.2]

313. 1712 set. 25, Roma.
Lettere del vescovo di Preneste Fabrizio Spada.
Perg. mm. 285x155. Collocazione: A, 58 (già 313)
[doc.1 - doc.2]

314. 1716 feb. 4, Roma.

Lettera del card. Nicola Spinola.
Perg. mm. 220x130. Collocazione: A, 59 (già 314)
[doc.1 - doc.2]

315. 1729 set. 16 (?), Roma.
Lettera del card. di s. Maria ad Martires Antonio Casali.
Perg. mm. 325x130; deteriorata. Collocazione: B, 25 (già 316)
[doc.1 - doc.2]

316. 1729 set. 20, Roma.
Bolla di Benedetto XIII.
Sulla plica, a sinistra: "De Carconis"; a destra: "Savelli".
Perg. mm. 355x460. Collocazione: N, 9 (già 315)
[doc.1 - doc.2]

317. [sec. XIV ?].
Foglio di manoscritto.
Perg. mm. 320x240; in pessime condizioni. Collocazione: C, 19 (già 275)
[doc.1 - doc.2]

318.
Pergamena adibita a copertina degli atti del notaio Antonio Nardi del 1587, come si deduce dalle scritte del verso, "Inceptus 1587", "D. Ant.us Nardi repertorium".
Perg. mm. 470x535. Collocazione: N, 12 (già 320)
[doc.1 - doc.2]

319.
Lembo inferiore di una pergamena adibita a copertina di volume.
Perg. mm. 240x455, in condizioni precarie. Collocazione: G, 20 (già 323)
[doc.1 - doc.2]

 
 
     
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